Né Pigri Né SteriliCampione

Pietà – Significato della parola

La parola greca tradotta “pietà” è εὐσέβεια (eusebeia) che significa “devozione, culto, sentimento riverenziale”. Vine lo definisce: “La devozione che è caratterizzata da un atteggiamento che si protende verso Dio e fa ciò che piace a Lui.” Matthew Henry commenta il passo così: “Quando i credenti sopportano le afflizioni con pazienza, ottengono una conoscenza sperimentale della benevolenza del caro Padre Celeste, e quindi, sono portati al timore semplice e all'amore riverenziale in cui consiste la vera pietà.”

Pietà – Non solo un sentimento ma piuttosto un’attività

La vera pietà non è solo un sentimento religioso – gli Ateniesi adoravano, ma senza conoscenza (Atti 17:22,23). Cornelio è invece un esempio di vera pietà - la sua condotta lo ha dimostrato (Atti 10:1-4). La pietà non è una facoltà naturale, ma è qualcosa da ricercare attivamente (1 Timoteo 6:11), e va sviluppata come in palestra (1 Timoteo 4:7,8). La pietà non ci dona una forza spirituale autonoma, ma aumenta la nostra dipendenza da Dio (Atti 3:12).

Pietà – Influisce sulla vita e sulla dottrina

La nostra dottrina deve essere “conforme alla pietà” – cioè, coerente con un vero atteggiamento di riverenza e devozione verso Dio (1 Timoteo 6:3-5a) e conforme alla verità della Parola di Dio (Tito 1:1). La vera pietà non considera la religione un mestiere, né una fonte di guadagno, anche se la pace che il Signore ci dà non ha prezzo (1 Timoteo 6:5b, 6). La vera devozione a Cristo parte dai fatti della Sua vita riportati nella Parola di Dio (1 Timoteo 3:16; 1 Giovanni 1:1-4; 1 Corinzi 15:3-8). Dobbiamo pregare per le autorità in modo che possiamo avere la libertà di culto e di testimonianza (1 Timoteo 2:2). La vera pietà porta alla santità di condotta, mentre ci prepariamo per la venuta di Cristo (2 Pietro 3:11,12). La stessa potenza divina ci aiuta sia nell’adorazione che nella vita (2 Pietro 1:3).

Pietà – Non fa trascurare gli altri

Nel XVIII secolo nacque una corrente tra le chiese protestanti denominata "Pietismo". Questo rappresentò una reazione contro il freddo formalismo, soprattutto della chiesa luterana del tempo, puntando su una vera fede personale con momenti di raccoglimento davanti al Signore. Il movimento aveva molti aspetti positivi da condividere, ma col passare del tempo, l'accento su una fede personale e interiore era a spese di una vera vita comunitaria. Una misura della vera devozione a Dio è il nostro aiuto pratico agli altri, a cominciare dalla nostra famiglia (1 Timoteo 5:3-8). Gesù respinse con forza una presunta forma di devozione che porta a trascurare gli impegni nei confronti dei genitori (Marco 7:9-13).

Pietà – Non è un’assicurazione contro i guai

La devozione a Dio non ci tiene fuori dalle difficoltà. Paolo afferma invece, che la persecuzione è un segno inevitabile della vera pietà (2 Timoteo 3:12). Ma Dio non ci abbandona nella prova (2 Pietro 2:9).

Esempi biblici di pietà

Noè – l’uomo che ebbe timore di Dio

Il pio timore di Noè fu dimostrato dalla costruzione dell'arca per la salvezza della sua famiglia - un'attività durata cent'anni! (Ebrei 11:7).

Anania, Misael e Azaria – tre uomini che rischiarono la vita per la loro devozione

Questi tre amici di Daniele lo seguirono nella scelta di non scendere a compromessi con il paganesimo (Daniele 1:8-17). In un momento in cui tutti si inchinavano e adoravano la statua, questi giovani si distinsero (Daniele 3:7-12). La liberazione di Dio fu vista come la giustificazione per la loro devozione (Daniele 3:28).