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Né Pigri Né SteriliCampione

Né Pigri Né Sterili

GIORNO 3 DI 9

Virtù – Significato della parola

La parola greca è ’αρετή (aretē) che significa “bontà, buona qualità, rettitudine”. Il significato in italiano è: “Amore attivo del bene che induce l’uomo a perseguirlo e a praticarlo costantemente, tanto nell’ambito della sua vita privata che di quella pubblica.” (Zingarelli). “Denota quello che procura una stima superiore per una persona o una cosa; quindi, eminenza intrinseca, bontà morale, virtù.” (Vine). Per Platone c’erano quattro virtù cardinali: la prudenza, la giustizia, la temperanza e la fortezza. Nella Bibbia, la virtù non è merito dell’uomo, ma un dono di Dio. Matthew Henry commenta: “Per virtù qui possiamo intendere forza e coraggio, senza i quali il credente non può sostenere le buone opere. Un credente codardo deve attendersi che Cristo si vergogni di lui un giorno.”

Virtù – Una qualità di Dio

Prima di essere applicata al credente, la parola è usata per descrivere Dio (2 Pietro 1:3). Poiché Dio vuole che diventiamo “partecipi della natura divina” (v.4), la virtù deve diventare anche una caratteristica della vita del credente. Dio desidera che la nostra vita rifletta sempre di più la Sua natura (Matteo 5:48). La virtù si vede: come credenti individuali e come chiesa, dobbiamo proclamare le virtù di Dio attraverso la testimonianza della nostra vita e delle nostre parole (1 Pietro 2:9,10). Se non siamo più nelle tenebre, se ora siamo un popolo, questo dimostra le virtù di Dio, l’eccellenza dei Suoi piani e la loro attuazione.

Virtù – Una qualità da ricercare e dimostrare

Tra le cose che devono essere oggetto dei nostri pensieri, ci sono le cose “in cui è qualche virtù” (Filippesi 4:8,9). Facciamo attenzione a quello che leggiamo, guardiamo e ascoltiamo anche in ambito non strettamente cristiano, usando questo criterio. Siamo chiamati a essere sale della terra e luce del mondo con una qualità di vita diversa (Matteo 5:13-16). La qualità della nostra vita personale e il nostro comportamento collettivo devono essere una testimonianza ben visibile (Filippesi 2:12-16). Questo vale anche per il nostro comportamento civico (1 Pietro 2:11-17) e nel mondo del lavoro (Tito 2:9,10). La frase tradotta “onorare la dottrina” significa letteralmente “mettere in ordine, adornare”. Possiamo dire che la nostra vita deve essere l’incastonatura della dottrina.

Esempi biblici di virtù

Barnaba – l’uomo buono

Questo apostolo si chiamava Giuseppe, ma tutti lo conoscevano come Barnaba: “figlio di consolazione o di esortazione”. Era generoso, e il suo esempio fu seguito da tanti (Atti 4:36,37). Era capace di rallegrarsi per la Grazia di Dio, non per quello che aveva fatto personalmente (Atti 11:22-23). Viene descritto come “buono”, il risultato esteriore della fede e la pienezza dello Spirito Santo (Atti 11:24). Aveva un portamento nobile (Atti 14:11,12), era un mediatore (Atti 9:27) e aveva comprensione per le debolezze altrui (Atti 15:36-41; 2 Timoteo 4:11).

Gedeone – l’uomo coraggioso

Gedeone fu coraggioso perché il Signore era con lui (Giudici 6:12-16). A Gedeone fu dato il soprannome di Ierubbaal perché distrusse l’altare di Baal, rischiando l’ira dei suoi compaesani (Giudici 6:32). Avendo convocato un esercito di trentaduemila persone, ebbe il coraggio di seguire il Signore e mandare a casa tutti tranne trecento designati dal Signore (Giudici 7:1-8). Dimostrò coraggio nello scendere nell’accampamento di Madian, e poi nel rimanere attorno all’accampamento (Giudici 7:9-11,19-21).

Giobbe – l’uomo integro

Giobbe ebbe cura della sua famiglia (Giobbe 1:5). Mostrava rettitudine nel suo comportamento (Giobbe 1:8; 2:3) e parlava secondo la verità (Giobbe 42:7). Pregò per gli amici che lo avevano insultato (Giobbe 42:10) e fu costante (Giacomo 5:10,11).

Daniele – l’uomo fedele

Daniele fu fedele al suo Dio (Daniele 1:8,9) e fedele al suo Re (Daniele 6:1-5).

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Riguardo questo Piano

Né Pigri Né Sterili

La vita cristiana non è fatta solo di spiritualità individuale. Il Signore ci vuole attivi nella Sua opera, nella chiesa e nel mondo. Prendere in considerazione solo quelle parti che ci fanno comodo delle promesse del Signore, significherebbe non realizzare appieno la Sua volontà per noi e, alla fine, ciò metterebbe in pericolo proprio il nostro stesso stato spirituale. Impariamo a mettere l’impegno necessario per portare frutto, non solo per il bene degli altri, ma anche per il nostro stesso bene.

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Vorremmo ringraziare Andrew Walker per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: facebook.com/profile.php?id=100005886272104