Il Re Entra a Gerusalemme (Marco 11:1-26)

Essi condussero il puledro a Gesù, gettarono su quello i loro mantelli ed egli vi montò sopra. (Marco 11:7)

Contesto

Alcuni contesti biblici tratti dal Primo Libro dei Re e Zaccaria saranno utili per interpretare il motivo per cui le folle erano così eccitate quando Gesù entrò a Gerusalemme nel modo in cui lo fece:

- In 1 Re 1:32-48 Davide ordina la processione che porterà all'unzione di Salomone come prossimo re d'Israele. Salomone avrebbe dovuto cavalcare a Gihon e a Gerusalemme sulla mula personale di Davide, il tipo di cavalcatura usata da un re quando entrava pacificamente nella città del suo trono.

- In Zaccaria 9:9-12, il profeta predice un giorno in cui il legittimo re di Gerusalemme arriverà in umiltà e pace e, come Salomone, sarà a cavallo di un asino.

Osservazione

Mentre leggete Marco 11:1-26, notate i luoghi geografici a cui si fa riferimento. Si consiglia di evidenziarli direttamente nel testo:

• Gesù e i discepoli si trovano a Betpagina e Betania, sul Monte degli Ulivi. (Marco 11:1)
• Due discepoli vengono inviati in un villaggio senza nome. (Marco 11:2)
• Gesù entra a Gerusalemme, cavalcando un puledro d'asino. (Marco 11:11)
• Quando entra in città, si reca immediatamente al tempio. (Marco 11:11)
• Poi, Gesù torna a Betania per la notte. (Marco 11:11)
• Uscendo da Betania, Gesù vede un fico senza frutti. (Marco 11:12)
• A Gerusalemme, Gesù torna nei cortili del tempio e scaccia i venditori e i compratori. (Marco 11:15)
• Poi, Gesù lascia di nuovo la città per la notte. (Marco 11:19)

Notate anche il "tira e molla" tra le storie ambientate nel tempio e i riferimenti ad un albero di fico:

• Appena Gesù entra a Gerusalemme su un puledro, si reca al tempio. (Marco 11:11)
• Il giorno dopo Gesù vede un albero di fico senza frutti, perché non era la stagione dei fichi. (Marco 11:12-14)
• Quando Gesù arriva al tempio, lo sgombera da compratori e venditori. (Marco 11:15-19)
• Pietro sottolinea che il fico maledetto è appassito. (Marco 11:20-21)

Interpretazione

Quando Gesù entrò a Gerusalemme cavalcando il puledro di un'asina, i Suoi discepoli e le folle erano in estasi. Grazie ai libri 1 Re e Zaccaria, sapevano cosa significava. Il re promesso era qui! Il legittimo erede sarebbe finalmente salito sul trono di Davide!

• Cosa pensate che le folle si aspettassero che accadesse dopo? Cosa si aspettavano che facesse Gesù?

Senza dubbio, le azioni di Gesù il giorno dopo (sgombero del tempio) li sorpresero molto. Esse indicavano al Suo pubblico che, dopo il Suo arrivo, il re tanto atteso intendeva risolvere prima gli affari interni del regno, compresa la corruzione del sistema del tempio.

Il "tira e molla" tra le storie ambientate nel tempio e i riferimenti a un fico indica che Marco vuole che i lettori vedano il fico senza frutti come un simbolo del tempio, che non stava dando i frutti che Dio desiderava (cfr. Geremia 8:8-13). La compravendita (probabilmente ingiusta) era diventata l'obiettivo principale, piuttosto che la preghiera e la mediazione della benedizione di Dio per tutte le nazioni (cfr. Isaia 56:7). La maledizione del fico da parte di Gesù è un'immagine profetica del giudizio di Dio sul tempio di Gerusalemme. Come i profeti dell'Antico Testamento, Gesù dichiara che Dio ha abbandonato il Suo tempio e che esso cadrà (cfr. Geremia 7:8-15). La profezia di Gesù si realizzò nel 70 d.C., quando Roma distrusse il tempio.

Applicazione

Il Re Gesù non è entrato a Gerusalemme su un puledro d'asino con il progetto di rovesciare i sistemi politici e di iniziare una rivoluzione violenta. Piuttosto, è andato per morire per i peccati del mondo e per creare un "nuovo tempio" che accogliesse tutte le nazioni.

Mentre vi preparate alla Pasqua, considerate ciò che più desiderate che il Re Gesù venga a fare:

- Volete, come le folle, che venga a rovesciare violentemente coloro che vi opprimono o vi contrastano?

- Oppure vedete le aree della vostra vita che, come il tempio, hanno bisogno della Sua purificazione per diventare uno spazio accogliente per gli altri?