Giorno 3: La Testimonianza Finale

Dopo il Giardino del Getsemani, continuiamo il nostro viaggio con Gesù verso la croce fermandoci al Pretorio romano dove il governatore Ponzio Pilato decise la sorte di Gesù.

Uno dei momenti più sorprendenti del ministero evangelistico e missionario di Gesù è stato il Suo colloquio con Pilato. Ora, Gesù è letteralmente a poche ore dalla Sua orribile morte e crocifissione. Era stato accusato ingiustamente, picchiato e condannato a morte. Stava per compiere l'estremo sacrificio affinché il nostro rapporto con Dio potesse essere ristabilito. Eppure, anche in questo momento buio di sofferenza, Gesù ha sfruttato l'opportunità che aveva per raggiungere quell'uomo che conosciamo come Pilato. In questo modo, Gesù utilizzò una delle ultime conversazioni prima della Sua morte per condividere il messaggio del Vangelo.

Quando Pilato interrogò Gesù per la prima volta, sembra che volesse che Gesù confessasse il Suo tradimento per poterlo condannare e andare avanti con la vita. Se Gesù avesse ammesso di aver dichiarato di essere un re, Pilato avrebbe potuto punirlo per tradimento contro Roma. Tuttavia, Gesù spiegò che il Suo obiettivo era molto diverso da quello dei re di questo mondo. Come re, Gesù non combatteva per la ricchezza, per il potere o per costruire un impero. Al contrario, Gesù disse che il motivo principale per cui era nato in questo mondo era quello di testimoniare la verità. Questo è molto diverso da tutto ciò che Pilato viveva e conosceva della cultura romana. I Romani non hanno inventato la filosofia, né sembravano troppo interessati a creare religioni. Quando Gesù disse di essere venuto a portare la verità, di quale verità stava parlando? Nel Vangelo di Giovanni, Gesù ha detto che la verità che stava portando è una verità che rende libere le persone come Pilato. Li libera dall'adorazione di dei che non sono dei. Li libera dalle menzogne religiose che dicono che bisogna offrire costantemente sacrifici per ottenere la benevolenza degli dei. Li libera dalla schiavitù del peccato e del male che porta alla violenza, al genocidio e alla guerra. Li libera, in modo che possano godere di questa bellissima creazione che Dio ha dato loro.

Mentre ci prepariamo alla Pasqua, dobbiamo ricordare la testimonianza di Gesù a Pilato. Anche se non sappiamo se Pilato sia diventato un credente, abbiamo comunque l'incredibile esempio di Gesù da seguire. Anche se era a poche ore dalla Sua crocifissione, Gesù continuava a compiere la Sua missione. Stava ancora condividendo la Buona Notizia del Vangelo. Stava ancora cercando di convincere Pilato che il regno spirituale eterno della verità era arrivato. Stava ancora cercando di liberare questo governatore romano dalle menzogne del male, del peccato, della violenza e dell'idolatria. La nostra testimonianza può anche avere un costo in termini di rifiuto o persecuzione.

Prendiamo la nostra croce e seguiamolo.