Le Beatitudini - Studio indicato per donneSample
Piangere e fare cordoglio non è più di moda. Oggi tutto è proiettato verso il benessere, la soddisfazione e l’assenza di disagio. Piangere e fare cordoglio sembrano ormai far parte del passato. Persino i racconti per bambini sono stati aggiornati: non più lupi cattivi o streghe. Il lieto fine è quasi sempre assicurato. Eppure Gesù prevede cordoglio, pianto e tribolazioni per i suoi ed anche per se stesso. A breve avrebbe affrontato solitudine, tradimento, insulti, flagelli, croce e morte… Perché Signore? O Padre, non potevi fare altrimenti? Quante volte ce lo siamo chiesto? Gesù prosegue: “La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’angoscia per l’allegrezza che sia nata al mondo una creatura umana. Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la vostra gioia.” Giov. 16:21-22. Ti è mai capitato di vedere in sala parto donne in preda al travaglio, allo stremo delle forze, tesissime, sudatissime, che gridano ignare di tutti e di tutto e che, improvvisamente, quasi in contemporanea a quel grido di vittoria, in un baleno sono trasformate, illuminate dalla gioia perché il loro cucciolo tanto atteso è finalmente vicino al loro cuore? E ancora, come la commozione si diffonda nell'aria come calma e salvezza dopo un uragano? Il dolore improvvisamente diventa letizia. Il travaglio è il conto che il dono della vita ancora presenta. Se chiedessimo ad ogni mamma: rinunceresti al travaglio in cambio di tuo figlio? Tutte direbbero NO! Tutte sono per la vita. Questo è meraviglioso. Perciò non scoraggiamoci quando sopraggiungono il pianto e il cordoglio perché essi sono assolutamente necessari. La nostra salvezza è motivo di grande gioia per il Signore, tanto che Egli non ha reputato cosa tanto gravosa affrontare quelle sofferenze così estreme e chissà che non abbia voluto ricordarcelo ogni volta che un bambino nasce (secondo le statistiche ogni secondo nel mondo nascono 4 bambini). La vita non potrebbe venire alla luce senza il travaglio della morte al peccato e la rinuncia a noi stesse. Il travaglio è necessario per ognuna di noi. Allora, un grazie di cuore al Signore anche per la sofferenza.
Oggi, lodiamolo anche per questo.
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La parola 'beatitudine' indica uno stato di suprema felicità o benedizione. Quelle di Matteo 5 sono un insieme di leggi date da Gesù che ci mostrano come essere 'felici' e 'benedette' nella vita presente e in quella futura. Poiché sono familiari, è facile trattare con superficialità questi versetti, ma il nostro desiderio è che questo studio possa risvegliare in noi un nuovo interesse e un nuovo entusiasmo per questo brano.
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