Le Beatitudini - Studio indicato per donneSample

Un giorno, passeggiando, avevo davanti a me una donna che portava a spasso il suo cane tenendolo ben stretto al guinzaglio. Mi sono chiesta: Io chi sono? Il cane o la padrona? E Dio? Quante volte ho “regolato” Dio facendolo agire solo dove pareva bene a me? Tante! E tu? Egli, L’Infinito in potenza, l'amore e la giustizia, cerchiamo di guidarlo con le nostre mani invece di mettere le nostre nelle Sue! Egli, la libertà assoluta, Egli, l’Infinito, Colui che non ha metro, né misure, ha raggiunto le nostre mani e le ha nascoste nelle mani del Padre (Giov.10.28-29). Diamo con tranquillità al Signore il posto che gli è dovuto nella nostra vita, mettiamoci gioiosamente e volentieri il Suo collare e lasciamoci guidare nella Sua libertà. E poi, che dire di coloro che ci tengono al guinzaglio, costringendoci ad andare dove non vorremmo? Mi riferisco ad ogni forma di persecuzione, maltrattamenti, sofferenze. Che fare? Quante volte abbiamo avuto noi il desiderio di tenerli sotto tiro? “No”, ci dice il Signore, “Sono io che vi devo vendicare.”. Che onore! Il Signore ha in mano la situazione: niente gli sfugge. Stiamo tranquille! Una cosa ci resta però da fare: benedire coloro che ci perseguitano. Come? Sì, benedire, amarli, perché chi fa del male ha bisogno disperatamente della grazia divina per essere liberati dalla schiavitù dei propri desideri malsani ed avere pace nel sangue di Gesù. C’è ancora un particolare importante: dobbiamo dire grazie a chi butta sassi sulla nostra via perché, grazie a quei sassi, tante volte, impariamo e siamo benedetti: possiamo volare più in alto verso la grazia e la nostra conoscenza di Gesù diventa più profonda.

Che opera meravigliosa! Dunque, adoriamo!