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Gli altari nel cuoreCampione

Gli altari nel cuore

GIORNO 3 DI 4

Dopo l’altare della scelta e quello a Betel, casa di Dio e quindi casa di preghiera, Abramo costruisce un altare che sarà per lui un monito e un ricordo delle promesse di Dio per sempre. Sappiamo che Abramo e Sara non potevano avere figli, forse per questo quando Dio chiese ad Abramo di lasciare il suo paese, decise di portare con sé suo nipote Lot. Probabilmente lo aveva allevato e cresciuto come un figlio. Sia chiaro, la Bibbia non ci parla profondamente di questa relazione, ma il fatto che Abramo non avesse figli e che avesse deciso di portare con sé Lot, ci fa capire l’amore che nutriva per questo nipote. Ad un certo punto avviene l’inaspettato: i pastori di Lot e quelli di Abramo litigano. Lot invece di trovare una soluzione con l’unione preferisce separarsi da suo zio per piantare le sue tende fino a Sodoma.

Posso solo immaginare il dolore di Abramo, che vide così andare via un nipote che tanto amava. Dopo questa separazione sofferente, Dio interviene meravigliosamente. Parla ad Abramo e gli promette un paese e una discendenza numerosa come la polvere della terra.

Dopo questa promessa, a Hebron, Abramo costruisce un altare al Signore, l’altare della promessa, che non è solo una testimonianza per Abramo, ma per tutti quelli che hanno scelto di seguire il Signore e hanno fatto delle loro vite una Betel, la casa di Dio, dove la preghiera è una regola d’amore.

Hebron era il monte abitato dai giganti e promesso al condottiero Caleb. Quest’ultimo aveva 85 anni, ma si sentiva forte come quando ne aveva 40, confidò nel suo Dio durante tutta la sua vita e ottenne quello che gli era stato promesso. Davide invece, fu unto re in Hebron dopo anni di avversità e di battaglie, perché Dio mantiene sempre le Sue promesse e manda la Sua Parola perché produca l’effetto stabilito.

La realizzazione della promessa è solo il culmine di un percorso che inizia con la parola di Dio ricevuta, e passa attraverso il tempo, le circostanze sfavorevoli, a volte vere e proprie battaglie e alla fine per la vittoria. Una delle promesse di Dio è che siamo più che vincitori in Cristo Gesù che ci ha amati, e non c’è vittoria se non c’è battaglia, non c’è conquista se non c’è lotta, non c’è realizzazione se non c’è impegno.

Sono certo che, mentre stai leggendo queste righe, stai ricordando di quando hai ringraziato, adorato, esaltato il Signore per una promessa ricevuta. In quel momento hai edificato l’altare nel tuo cuore, un altare che è per te segno della fedeltà di Dio. Non lasciare che la polvere dello scoraggiamento, dell’inesorabile scorrere del tempo e delle avversità che infuriano contro la realizzazione delle promesse, spengano il fuoco dell’ardore e dell’adorazione che lo Spirito Santo ha acceso dentro di te.

Tieni viva la tua fiamma sull’altare delle promesse, perché ciò che Dio ha detto, lo farà.

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Riguardo questo Piano

Gli altari nel cuore

Cos'è un altare? Perché e quando costruire un altare? Tutti gli uomini di Dio hanno edificato altari, in questo piano di lettura te ne mostrerò quattro che devi costruire nel tuo cuore.

Vorremmo ringraziare UnicaVia Church per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.youtube.com/channel/UCuaG-h-3PSrE4x7SQh20_Pw

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