Gli altari nel cuoreCampione

Dopo Sichem, Abramo si spostò verso Betel, dove costruì il secondo altare, ed è scritto che in quel luogo invocò il nome del Signore. È interessante come viene specificato questo dettaglio del secondo altare. Non a caso Betel significa letteralmente casa di Dio, perciò, il secondo altare di cui voglio parlarti oggi è l’altare della preghiera.

La preghiera è un’arma potente a disposizione del cristiano, è il mezzo attraverso il quale puoi relazionarti con il tuo Creatore. Quando preghi con fede, Dio si rivela, si fa conoscere. Quando preghi nel nome di Gesù la mano di Dio si muove. Nella preghiera vieni formato, consolato, preparato per il Regno di Dio. È pur vero che spesso mette a dura prova la nostra pazienza. Gesù ci ha insegnato: "Chiedete con perseveranza e vi sarà dato, cercate senza stancarvi e troverete, bussate ripetutamente e vi sarà aperto".

Quel “con perseveranza, senza stancarvi, ripetutamente”, ci mette davvero in difficoltà, perché il più delle volte, ci relazioniamo con Dio come se fosse un operatore del fast food, che deve essere veloce ad ascoltare, preparare ed a rispondere. Sii paziente quando preghi, e nel tempo di Dio vedrai la Sua gloria. Sappi, che una vita di preghiera ti rende gradito a Dio. Il profeta Isaia scrive: "io li condurrò sul Mio monte santo e li rallegrerò nella Mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul Mio altare perché la Mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli".

È miracolosa la gioia che provo quando spendo del tempo alla presenza del mio Signore. Magari il mio problema è ancora fuori dalla mia stanza, la mia difficoltà è proprio lì fuori dalla porta che mi sta aspettando; ma la gioia dello Spirito Santo pervade ogni parte di me e questo è un miracolo che solo la preghiera ti può dare.

Gesù ci ha lasciato un insegnamento: "fino ad ora non avete chiesto nulla nel Mio nome, chiedete e riceverete affinché la vostra gioia sia completa". Una gioia completa quando chiedi, ovvero preghi, nel nome di Gesù. Trascorri del tempo devozionale sull’altare della preghiera e sperimenterai la vera gioia.

La preghiera è anche lotta. Potresti avere la sensazione di non essere ascoltato, o che le tue parole arrivino solo al tetto della tua stanza rimbalzando verso il basso, proprio come un “cielo di rame” sopra di te. Non credere a questa sensazione. Apocalisse 5:8 descrive così il trono di Dio: 4 creature e 24 anziani, ciascuno con una cetra e delle coppe d’oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. La tua preghiera è costantemente davanti a Dio, essa sale a Lui come un profumo. Non servono parole convincenti, discorsi preparati e lunghe orazioni. Le tue poche, semplici parole arrivano a Dio quando preghi nel nome di Gesù.

Lo scorrere del tempo ti scoraggerà nell’edificare l’altare della preghiera. La vita frenetica ti impedirà di costruirlo e a volte i silenzi di Dio ti indurranno ad abbandonarlo, ma resisti, perché all’altare della preghiera troverai una gioia completa.