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Tre Cespugli, anzi quattroCampione

Tre Cespugli, anzi quattro

GIORNO 5 DI 5

Un uomo in azione

Attraverso un cespuglio che brucia senza consumarsi, Dio chiama Mosè. Gli vengono dati gli strumenti e la forza, ma la chiamata faceva già parte della sua vita, doveva solo essere innescata.

Mosè aveva agito pensando di fare ciò che era giusto, uccidendo un egiziano, ma successivamente dovette fuggire nel deserto. Lavorò come pastore di pecore per suo suocero Ietro, che essendo uomo di Dio, lo aiutò nella formazione durante quegli anni. Mosè viveva facendo il meglio che poteva, aspettando che il piano di Dio si compisse.

Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire dall’Egitto i figli d’Israele?» E Dio disse: «Va’, perché io sarò con te. Questo sarà il segno che sono io che ti ho mandato: quando avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, voi servirete Dio su questo monte». (Esodo 3:11-12)

Mosè, in quegli anni, avrebbe potuto autocommiserarsi, mettersi sotto l’arbusto della sconfitta e del dolore, sotto la ginestra del fallimento e della paura di dover ancora combattere, oppure sotto il ricino della rabbia; invece era lì, in piedi, all’opera, a fare ciò che gli era possibile, fiducioso che la chiamata di Dio ed il Suo piano non portano dispiaceri, così come i Suoi doni.

Non cedere alla rabbia, alla paura, all'autocommiserazione ma continua a servire il Signore.

Fai ciò che puoi, sapendo che Dio farà ciò che deve!

Giorno 4

Riguardo questo Piano

Tre Cespugli, anzi quattro

Tre occorrenze che ci portano in un deserto, per via di circostanze, azioni o motivazioni personali, seduti sotto ad un arbusto o ad una pianta, ad attendere o desiderare il peggio. Questo piano ti aiuterà a trovare il cespuglio dove poter incontrare Dio. - Ps. Daniele Scarallo

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Vorremmo ringraziare C3 Reach Napoli per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.c3reachnapoli.com/