Salute mentale in un mondo InstagramCampione
Cinque anni fa, ho scambiato il mio appartamento per una bella stanza con una famiglia di sei persone e un coinquilino. Prima che mi fossi trasferita, mi dissero: "Sei la benvenuta tra noi, ma sappi che siamo peccatori e te ne accorgerai presto vivendo qui".
Avevano ragione. Vivere giorno per giorno con qualcuno, condividendo bagni e lavatrici, è il modo migliore per conoscere una persona - e se stessi.
I social media sono praticamente l'opposto della convivenza con qualcuno. Scegliamo frammenti di noi stessi da mostrare al mondo. Tutto ciò che le persone vedono sui miei social media è lo spazio, che ho controllato attentamente, in cui le invito ad entrare.
Questo non significa che i social media siano del tutto nocivi. Infatti offrono connessione con gli altri e siamo fatti per questo. Il nostro Creatore - Padre, Figlio e Spirito - è in comunione con Se stesso. Dal matrimonio in Genesi 2 alla promessa di una famiglia fatta ad Abramo in Genesi 12, è chiaro che Dio dà valore alle relazioni.
In tal senso, sui social media possiamo trovare studi biblici, collegamenti lavorativi e gruppi di sostegno cristiani. Possiamo condividere aggiornamenti sul ministero, organizzare pranzi e cene e tenere parenti e amici aggiornati sui figli che crescono.
Ma dobbiamo fare attenzione, perché sui social media le relazioni rimangono superficiali. Annunci di due frasi o storie di dieci secondi possono spesso sostituire conversazioni prolungate. Leggere il tweet di qualcuno su una questione politica senza la pienezza di una conversazione onesta può cambiare la nostra opinione su questa persona. E il tempo che passiamo online ci allontana quasi sempre dal passare tempo con qualcuno nella vita reale.
Cosa dovremmo fare?
Innanzitutto, ricordare che non siamo mai soli o invisibili. Abbiamo già la relazione più dolce che potremmo mai sognare. Non abbiamo bisogno di usare i social per accumulare migliaia di contatti o per essere sicuri che tutti quegli amici siano d'accordo con noi. Piuttosto, usiamo al meglio i social media invitando gli altri alla comunione che abbiamo già con Dio.
Quando ci mostriamo online, noi cristiani dovremmo farci conoscere per il nostro amore. Le nostre interazioni dovrebbero essere gentili e generose. Quando facciamo supposizioni, proviamo orgoglio o concupiscenza, dobbiamo confessarlo al Signore. La Sua grazia ci copre e solo in Lui troviamo la forza e la saggezza per fare meglio.
Se i social media ti stanno privando della comunione cristiana, forse è il caso che te ne allontani. Oppure potresti limitare il tempo dedicato ai social per allinearti meglio alla qualità delle connessioni che possono effettivamente offrire.
Un buon uso dei social media può essere un modo bellissimo per entrare in contatto con gli altri. Tuttavia, possiamo esclamare con Giovanni: "Spero di vederti presto, e allora parleremo a voce" (3 Giovanni 1:14).
Scrittura
Riguardo questo Piano
Ti sei mai confrontato con i social media? I nostri account online ci mettono in contatto con ogni tipo di persona, ma possono anche lasciarci frustrati, ansiosi, o con la sensazione di aver sprecato il nostro tempo. Questa meditazione di sette giorni ci aiuterà a radicare i nostri cuori nella Parola di Dio, in modo da poterci connettere e disconnettere con saggezza, grazia e pace. Con il contributo di Melissa Kruger, Jen Wilkin, Laura Wifler e altri.
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