Salute mentale in un mondo InstagramCampione

Non pensiamo spesso a quanto Dio sia profondamente sociale. Per tutta l'eternità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo hanno condiviso la comunione, la comunanza e la comunicazione tra di loro.

Fatti a Sua immagine, anche noi siamo sociali. Tuttavia, da quando la nostra rete sociale è stata raggiunta da un serpente, siamo inclini a nuocere alle nostre comunità come lo siamo ad aiutarle. Ecco perché per navigare nelle attuali forme di social media occorre saggezza. La Bibbia ci ricorda che la saggezza inizia in un posto molto specifico: nel timore del Signore.

Fu il timore del Signore che Adamo ed Eva persero di vista nel giardino. Quando il serpente suggerì a Eva di mangiare il frutto proibito, le promise un beneficio straordinariamente strano: sarete come Dio (Genesi 3:5).

Quello che il serpente offriva era la conoscenza che avrebbe portato l'uomo non a riflettere Dio, ma a rivaleggiare con Lui. Nel corso della storia, l'uomo ha sempre lottato con questo peccato originale. Noi non siamo diversi.

• I social media possono farci sentire immutabili, mentre in realtà siamo facilmente influenzabili. (Quanto della tua dispensa o del tuo guardaroba è stato ispirato da qualcun altro?) Dato che questo è vero, come possiamo essere sicuri che ciò da cui siamo influenzati sia buono e veritiero?
• I social media possono farci sentire come se stessimo fuggendo dal tempo; in realtà, ne abbiamo una quantità limitata. E tutto il tempo trascorso sui social media non sarà speso altrove.
• I social media ci fanno credere di poter essere ovunque, sapere tutto, essere amici di tutti. Ma siamo limitati a un solo corpo e a un solo luogo. Possiamo mantenere solo un numero limitato di relazioni. Se ti è capitato di trovarti in un locale pieno di persone, che hanno rinunciato a conversare tra di loro per fissare i loro cellulari, puoi capire le parole del profeta Isaia: "Un tale uomo si pasce di cenere, il suo cuore sviato lo inganna al punto che non può liberarsene e dire: «Ciò che stringo nella mia destra non è forse una menzogna?»" (Isaia 44:20).

Mantenendo fermamente in vista la nostra identità non di un Dio immutabile, senza tempo e onnipresente, ma di portatori della Sua immagine, siamo liberi di utilizzare i social media in modi che non definiscano chi siamo o perché siamo qui.

La domanda diventa allora: come possiamo utilizzare i social media in modo da assomigliare di più a Cristo?

Dio ha promesso saggezza a coloro che la chiedono. Chiediamo con fiducia, come coloro la cui presenza sociale è stata stabilita da Dio per esercitare un'influenza di portata eterna.