Gesù, il nostro tutto - Uno studio sulla Lettera agli Ebrei - Studio indicato per donneCampione

In questi versetti l’autore della Lettera agli Ebrei spiega perché Gesù doveva morire: doveva risultare perfetto perfino nella sofferenza. Ad ogni modo, la parola “perfetto” qui significa “completo” o “aver realizzato un obiettivo finale”.

Gesù non aveva bisogno di essere santificato (ovvero di assomigliare a Dio) come noi siamo santificati. Lui è Dio e, per questo, non ha bisogno di diventare perfetto: lo è già. Ciò che fu reso perfetto attraverso la sofferenza è stato l’obiettivo di Cristo. Attraverso la Sua sofferenza, l’opera di salvezza fu completa. Grazie alla sofferenza di Cristo, la Sua opera nel salvarci dalla morte è completa.

L'obiettivo della sofferenza di Cristo era quello di conferirci la salvezza. Affinché potesse morire per noi, Gesù ha dovuto soffrire con noi. Doveva diventare umano per soffrire nello stesso modo in cui soffriamo noi. Per aiutarci, per essere il nostro avvocato, si è umiliato ed è diventato uomo. Per aiutarci, è diventato come noi. Diventando uomo, Gesù è diventato il nostro avvocato. Lui sta nel divario tra noi e Dio. Lui è il nostro mediatore, colui che porta le nostre richieste davanti a Dio. Egli è il nostro aiuto e ci offre la salvezza grazie alle Sue sofferenze.

Preghiera

Signore Gesù, io credo che Tu sia l’unica via di salvezza. La Tua opera è completa: non c’è niente che io possa fare per guadagnarmi la salvezza, Tu hai fatto tutto il necessario e io Ti lodo per esserti umiliato per il mio bene. Aiutami a onorarti in ogni cosa che faccio e a credere che la Tua sofferenza sia sufficiente per coprire il mio peccato. Amen.