Gesù, il nostro tutto - Uno studio sulla Lettera agli Ebrei - Studio indicato per donneCampione

L’autore della Lettera agli Ebrei avverte ancora una volta i suoi lettori: non indurirti, cuore incredulo. La generazione di Israeliti che uscivano dalla schiavitù in Egitto grazie alla mano potente di Dio, aveva un cuore duro a causa della loro incredulità. Rifiutarono di credere che Dio avrebbe fatto come aveva promesso. A causa della loro incredulità, nessuno, in quella generazione, entrò nella terra promessa tranne Giosuè e Caleb.  

L'autore della Lettera agli Ebrei ricorda ai propri lettori che anche loro rischiavano di allontanarsi da Dio a causa dei loro cuori duri e increduli. Oggi, anche noi tendiamo all’incredulità e questo ci porta a rinunciare a Cristo. Dobbiamo incoraggiarci a vicenda, ricordandoci sempre che Dio è fedele, nel passato come nella nostra vita oggi.

Siamo coeredi con Cristo dal momento che abbiamo accettato il dono della salvezza. Dobbiamo perseverare e così potremo accedere al Suo riposo, per noi questo significa vivere l’eternità con Lui. L’incredulità può facilmente subentrare, ma rimanendo in una comunità cristiana e obbedendo ai comandamenti di Dio, perseveriamo fino alla fine. Per di più, la nostra fedeltà non cambierà il nostro destino. Possiamo stare tranquille al pensiero che Cristo abbia assicurato per noi l’eternità con Lui nel momento in cui riponiamo la nostra fede in Lui.

Preghiera

Signore Gesù, preservami dall’avere un cuore duro e peccaminoso. So che la mia salvezza è al sicuro in Te e che niente può portarmi via da Te. Aiutami a rimanere sensibile alla Tua parola, alla Tua voce e alla Tua presenza. Ho bisogno di Te ogni singolo giorno. Amen.