Il Principe Senza NomeCampione
Lui non tornerà a me
Davide disse che il bambino non sarebbe tornato a lui, ma che lui sarebbe andato verso il figlio nel giorno della sua morte: Io andrò da lui, ma egli non ritornerà da me!. Questa dichiarazione riflette la realtà terrena e umana della separazione definitiva causata dalla morte. Tuttavia, il Vangelo ci ricorda una verità straordinaria: Gesù, con la Sua morte, non se n’è andato definitivamente, ma al contrario, è tornato a noi con la Sua resurrezione. Noi possiamo dire con gioia: "Lui è tornato a me!"
La morte e risurrezione di Gesù rappresentano il cuore della nostra fede. Gesù non rimase nella tomba, ma tornò vivente, vittorioso sulla morte e sul peccato; alla tomba vuota fu detto: Egli non è qui, perché è risuscitato. Non solo tornò in vita, ma, dopo la sua ascensione al cielo, tornò anche nella potenza dello Spirito Santo, che inviò sui suoi discepoli a Pentecoste, esattamente come aveva detto, il Padre vi darà un altro Consolatore, perché sia con voi per sempre.
E non solo, Gesù ha promesso di ritornare fisicamente alla fine dei tempi per regnare come Re dei re e Signore dei signori. Infatti la Parola ci dice che Gesù tornerà nella stessa maniera in cui lo avevano visto gli apostoli andare in cielo. Quando tornerà, stabilirà un regno di giustizia, pace e amore, come profetizzato: Il Signore regna per sempre; il tuo Dio, o Sion, regna per ogni età.
La storia di Davide e del bambino ci ricorda il dolore della separazione che il peccato porta, ma in Cristo vediamo il trionfo della riconciliazione e della speranza. Lui è tornato a noi, ci ha donato lo Spirito Santo per guidarci e confortarci, e un giorno tornerà ancora per raccogliere i Suoi figli e regnare per sempre. Questa promessa ci dà forza e gioia mentre proclamiamo il nome potente di Gesù Cristo, nostro Salvatore e Re eterno.
Spero che questa storia ti abbia avvicinato di più al cuore di Dio, dandoti una nuova prospettiva di come Dio operi anche nella sofferenza e nelle situazioni più dolorose per compiere il Suo piano di redenzione. La sofferenza non è mai priva di significato nel disegno divino, e attraverso la croce di Cristo abbiamo la certezza della pace, della speranza e della vita eterna. La Sua sofferenza è stata la più proficua della storia dell’umanità, la Sua sofferenza è stata la nostra salvezza.
Dio ti benedica, Pastore Carmelo Orlando.
Riguardo questo Piano
La storia di Davide raccontata in 2 Samuele 11 e 12 è una delle narrazioni più profonde della Bibbia, poiché ci mostra il potere del peccato e la conseguenza delle azioni umane, ma soprattutto la grande misericordia che Dio ha mostrato non solo a Davide ed a tutti i complici della vicenda, ma anche, dopo diversi millenni, alle nostre vite. Questa storia si concentra su Davide, il re di Israele, che cadde in una serie di peccati gravi, ma che trovò la via del perdono grazie al suo pentimento sincero.
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Vorremmo ringraziare Carmelo Orlando per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.gesuilnazareno.org