Il Principe Senza NomeCampione
Il Principe senza nome
Quello che accadde al figlio di Davide e Betsabea rappresenta un evento doloroso e struggente, ma allo stesso tempo carico di significati profondi che prefigurano la missione e il sacrificio di Gesù Cristo. In questa vicenda, possiamo vedere un'immagine profetica di Cristo, un innocente che muore per il peccato di altri. Esaltare queste somiglianze ci permette di comprendere meglio il valore della sofferenza e della redenzione che si compie attraverso il sacrificio perfetto di Gesù sulla croce.
Il bambino, nato da Davide, appartiene alla casa reale di Israele. Egli è un principe, figlio del re più grande che Israele abbia conosciuto, scelto da Dio stesso per guidare il Suo popolo. Questa discendenza reale è un chiaro richiamo alla regalità di Gesù Cristo, che è chiamato il Figlio di Davide ed il Re dei re e Signore dei signori. Gesù, come il bambino, nasce dalla casa di Davide, adempiendo la profezia messianica e mostrando la continuità del piano di Dio attraverso le generazioni.
Va sottolineato anche che il bambino viene presentato come un principe senza nome, affinché nulla possa offuscare la gloria di Colui che è superiore: il Principe Gesù, il cui nome è innalzato al di sopra di ogni altro nome.
La morte del bambino al settimo giorno contiene un significato simbolico. Il numero sette nella Bibbia rappresenta la pienezza, la perfezione divina e la compiutezza. Così come il bambino morì al settimo giorno, adempiendo il giudizio divino sul peccato, Gesù morì al culmine del suo ministero, dopo aver compiuto perfettamente la volontà del Padre. Il settimo giorno del bambino prefigura il compimento perfetto del sacrificio di Cristo sulla croce, dove tutto fu completato: È compiuto.
Riguardo questo Piano
La storia di Davide raccontata in 2 Samuele 11 e 12 è una delle narrazioni più profonde della Bibbia, poiché ci mostra il potere del peccato e la conseguenza delle azioni umane, ma soprattutto la grande misericordia che Dio ha mostrato non solo a Davide ed a tutti i complici della vicenda, ma anche, dopo diversi millenni, alle nostre vite. Questa storia si concentra su Davide, il re di Israele, che cadde in una serie di peccati gravi, ma che trovò la via del perdono grazie al suo pentimento sincero.
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Vorremmo ringraziare Carmelo Orlando per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.gesuilnazareno.org