Cuori RottiCampione

Vi racconto di una donna che si sentì rigettata e offesa, forse anche usata e non apprezzata. Questo ciclone di emozioni e pensieri la portarono a fuggire dalla presenza della sua padrona, la causa delle emozioni descritte sopra.

Fuggì fino a quando non rimase sola con il suo pianto, con il suo dolore, i suoi torment. Proprio in quel momento così triste e buio per la sua vita, scoprì che le sue lacrime non erano state ignorate né sprecate. Le sue lacrime erano ascoltate, raccolte, asciugate, consolate.

Le lacrime che scendevano sul suo viso, non erano a causa della lontananza da Gesù, ma erano la testimonianza della Sua vicinanza e della Sua presenza. Perché nella nostra solitudine non siamo soli, nel nostro pianto non veniamo abbandonati, ma c’è qualcuno che è sempre presente e pronto a prenderci fra le Sue braccia.

Nelle sue lacrime scoprì che Gesù non ignora il nostro dolore, ma è vicino e soffre con noi.

Gesù è colui che ascolta e asciuga le lacrime.

Gesù è colui che comprende la sofferenza e la solitudine.

Gesù non disprezza le tue lacrime ma desidera asciugarle e consolare il tuo cuore.

Egli non è lontano da ciò che vivi nella tua mente, nel tuo cuore, nella tua vita. Lui rimane vicino a noi, nonostante la nostra confusione. Egli porta la pace di cui abbiamo bisogno e che possiamo ricevere solo in ed attraverso Lui. Quando sentiamo che stiamo per affogare nelle nostre emozioni o pensieri, è proprio quello il momento per abbandonarci a Lui; non resistere, non combattere, lascia a Lui il controllo.

Il nome con cui questa donna soprannominò Gesù fu “El-Roi”, che vuol dire “il Dio che mi vede”. Lui è Dio, Lui ti vede, anche quando tutti ti ignorano, ti abbandonano, ti giudicano. Egli ti vede, ti viene incontro, si siede al tuo fianco, anche nelle tue tenebre, per portare la Sua luce e il Suo calore, per consolarti e amarti, per ascoltarti e comprenderti.

Preghiera: “Grazie Gesù perché tu non ti dimentichi di me! Tu sei con me nel dolore, sei al mio fianco nel pianto. Ti prego, che la mia sofferenza sia un punto per incontrarti più intimamente e sperimentare la Tua grazia nella mia vita, Amen.”