Un Dono, Una Necessità: La SalvezzaCampione

Gesù non operava mai senza essere mosso a compassione. Il Suo cuore, ogni qual volta si trovava ad aiutare qualcuno in difficoltà, sia dal punto di vista fisico sia spirituale, era sempre animato da un desiderio profondo di apportare del bene. In questo caso specifico, Gesù opera anche a dimostrazione del fatto che la Parola di Dio, così come era conosciuta a quei tempi, si manifestava nella vita reale, davanti ai loro occhi, distruggendo così la religiosità di cui si era impregnata, il potere di cui se ne erano appropriati e i limiti che avevano posto all'insegnamento, riservandolo solo per sé stessi.

E come lo ha fatto? Lo ha fatto proprio attraverso quella legge, disarmandoli di ogni certezza che fino a quel momento si erano gelosamente costruiti, diventando più cechi del ceco. Ha guarito un uomo considerato "impuro", ha compiuto un miracolo considerato dai farisei un'azione che solo Dio in persona (YHWH) poteva compiere, e po ha fatto di sabato, giorno considerato sacro (era vietata ogni attività, tutto si fermava per onorare Dio, anche le cose di Dio stesso, vedi la legge di Mosè descritta nel libro del Levitico).

Gesù arriva a rompere schemi e recinti che l’individualismo dell’essere umano aveva costruito attorno al Senso e allo Scopo che Dio stesso aveva dato alla "legge" di cui si facevano promotori. Schemi e recinti che vengono costruiti ancora oggi nelle chiese con lo stesso modo "limitato di appropriarsi della Verità" dimenticando, continuamente, il vero Senso e lo Scopo reale di essa, il Primo Amore.

Quello che è successo all'uomo cieco dalla nascita non è "servito" tanto a lui, il quale, ora, aveva una comprensione più profonda di quello che gli era accaduto: " Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe fare nulla..." (Giovanni 9:30-34). Che fantastica opportunità di svestire questi dottori della legge del loro orgoglio, della convinzione di “conoscere” ogni cosa delle Scritture; eppure, non avevano “riconosciuto” il loro Dio...

"Gesù disse: Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono, vedano, e quelli che vedono, diventino ciechi. Alcuni farisei che erano con Lui udirono queste cose e Gli dissero: siamo ciechi anche noi? Gesù rispose loro: se foste ciechi non avreste alcun peccato; ma siccome dite noi vediamo, il vostro peccato rimane" (Giovanni 9:35-41)

Che questa breve meditazione, possa fare breccia nel tuo cuore, sia nel caso in cui sei alla ricerca del Signore, o se sei già in cammino con Lui. Che il pensiero di Dio, espresso nel dono della Salvezza offerto anche per te, possa portarti pace e serenità affinché la tua vita possa godere del miracolo della Sua Presenza in te, unica fonte di libertà, di guarigione, di redenzione, capace di rendere la tua vita piena, completa e di nulla mancante.

Amen!

Martina Mingione

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