Chronos vs Kairos, il tempo propizio non è il tempo previsto, Parte IICampione

Giorno 8- Chronos vs Kairos

La lingua greca ha un paio di parole che significano "tempo". La prima, la più familiare‎‎: "Chronos"‎‎.‎‎ Indica la cronologia dei giorni, calcolata dal movimento solare, terrestre ecc. Dio stesso ha ordinato questa misurazione dei giorni nel quarto giorno della Creazione, girando le luci celesti per le stagioni, e per giorni e‎‎ anni.‎ ‎Ma esiste un'altra parola per indicare il tempo che è usata anche nel Nuovo Testamento: ‎"Kairos".‎‎ Questa parola greca si riferisce ai tempi specifici ordinati da Dio nel corso della storia affinché la Sua volontà si manifesti e le Sue promesse si compiano.

Nella Bibbia la parola "Kairos" viene parafrasata con delle espressioni verbali come: "momento giusto" o "stagione nominata”. Il Kairos è la dimensione temporale di Dio, non è segnata dal passato, né dal presente, né dal futuro, ma solo dai Suoi propositi. ‎Quando Gesù venne sulla terra ci fu un adempimento delle promesse passate, una collisione cosmica tra "sacro" e "secolare". Era un incrocio tra la santa volontà di Dio e le vie ostinate dell'uomo, tra Chronos e Kairos, tra tempo ordinario e naturale, così come straordinario e naturale. È stato un momento perfetto.

Giovanni Battista disse in ‎‎Marco 1:15 che‎‎ "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino". ‎‎Questo ‎‎Kairos divino si‎‎ è fatto strada nella creazione al momento giusto, squarciando il ‎‎Chronos mediante il grido di un bambino, in una mangiatoia.‎

‎La Croce è stato un ‎‎altro momento di "kairos". Romani 5:6‎‎ dice: "mentre noi eravamo ancora senza forza (alcuni traducono come indifesi), Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi."‎ ‎I momenti di Kairos,‎‎ sia allora che al giorno d'oggi, ci permettono di osservare il tutto da una prospettiva diversa. Sbirciamo dietro l'angolo dell'eternità. Nel Kairos intravediamo come pensa Dio.‎

Per esempio, vi è un Kairos persistente e sempre pronto per l’umanità. Questo riguarda il "tempo della grazia" e si manifesta a chi decide di entrare a far parte della famiglia di Dio. Il Salmo 95 ed Ebrei 3 dicono: “Oggi se udite la sua voce non indurire il vostro cuore.” E’ un tempo sempre pronto, sempre propizio, come lo è Dio; anche se a volte ci sembra che sia lontano o silenzioso. ‎Come essere divino, Egli è Onnisciente e Onnipresente, e non è vincolato dai confini dello spazio o del tempo. Ecco perché Egli si manifesta nella nostra esistenza quando meno ce lo aspettiamo. Quando chiediamo qualcosa, potrebbe non arrivare subito. O quando non lo chiediamo affatto, arriva. Può essere frustrante, no? Ma sappiamo che: "Con il Signore un giorno è come mille‎‎ anni e mille anni come un giorno‎‎". E quindi nell’attesa cosa si fa? Tenete a mente questa domanda.