Eccetto per queste cateneCampione

Le carceri dovrebbero proteggere la società dalle azioni di persone condannate per reati di varia natura, compresi i crimini violenti. Ma i prigionieri stessi sono al sicuro dalla vendetta o dalla violenza? Paolo dovette affrontare un grosso problema di questa natura dopo il suo arresto a Gerusalemme. Fu preso in custodia dai romani mentre gli ebrei cercavano di linciarlo fuori dal tempio, ma solo un paio di giorni dopo una congiura fu ordita contro di lui da quaranta uomini, con la complicità dei capi sacerdoti e degli anziani. L’idea era molto semplice: avrebbero dovuto chiedere che Paolo fosse portato di nuovo davanti al Sinedrio (il Consiglio ebraico) come se voleste conoscere più esattamente il suo caso; e noi, prima che egli arrivi, siamo pronti a ucciderlo (Atti 23:15).

Paolo non aveva alcun modo per difendersi da questo complotto, ma Dio gli aprì la strada. Il nipote di Paolo venne a conoscenza in qualche modo della cospirazione. Ne parlò con Paolo, che lo convinse a parlare in confidenza con il comandante della guarnigione. Il comandante era in debito con Paolo perché, dopo l’arresto, aveva dato l’ordine di torturarlo per scoprire perché c’era stato un tumulto pubblico a causa sua. Poi venne a sapere all'ultimo minuto che Paolo era un cittadino romano e non poteva essere trattato in quel modo. Il comandante fece quindi in modo che Paolo fosse trasferito quella stessa notte al palazzo del governatore a Cesarea con una scorta armata di duecento soldati, settanta cavalieri e duecento lancieri (Atti 23:23). Sarebbero stati più che sufficienti per tenere a bada quaranta cospiratori se lo avessero scoperto!

Come abbiamo visto nella meditazione di ieri, Paolo aveva ricevuto una promessa direttamente da Dio mentre si trovava in carcere: avrebbe avuto la possibilità di testimoniare a Roma. Smascherare la cospirazione e circondare Paolo di tanti soldati fu il modo in cui Dio lo protesse dalla violenza. Ancora prima di testimoniare a Roma, Paolo avrebbe avuto la possibilità di rendere testimonianza anche a due governatori, un re, il capo dell'isola di Malta e molti altri.

In ogni fase della nostra vita, dovremmo affidare la nostra sicurezza a Dio, le cui infinite risorse sono a disposizione dei Suoi figli. Se confidiamo in Dio, le parole di Davide possono avverarsi per ognuno di noi: In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o SIGNORE, mi fai abitare al sicuro (Salmi 4:8).