Cinque Cose Da Sapere Sulla TentazioneCampione

Siamo tutti esposti.

Non importa quanti miracoli possiamo aver visto, siamo tutti esposti alla tentazione. Ogni essere umano ha il potenziale di cadere. L’apostolo Paolo non ci va leggero nel mettere in guardia la chiesa di Corinto su quanto sia rischioso dimenticare la nostra vulnerabilità, e la nostra connessione al soprannaturale non ci esenta dalla corruzione della nostra natura.

E se quelli che hanno visto il Mare aprirsi sono caduti, quanto più noi dobbiamo guardarci dal deviare il proposito che Dio ha per la nostra vita. Il fatto che siamo tutti esposti alla tentazione non vuol dire che la tentazione abbia autorità sulla nostra vita. Lascia che ti dia la seguente prospettiva: la tentazione è il rischio di deviarci dal meraviglioso proposito che Dio ha per la nostra vita, il potenziale è invece l’opportunità che abbiamo di progredire con efficacia nel proposito che Dio ha per noi.

Tentazione e potenziale nascono nella stessa stanza delle opportunità e, come per il potenziale, la tentazione non ha autorità su di noi. A volte è facile pensare che un pensiero sbagliato abbia l’autorità di definirci nella nostra identità, ma non è così.

Nel passato una tecnica militare per conquistare una città era quella di circondarla e far sentire ogni abitante già conquistato prima ancora di essere invaso. In 2 Cronache 32 vediamo come Israele si trova attaccato da un oppositore che non si fa problemi ad impaurirlo al di fuori delle mura, ma il fatto che il nemico dichiari qualcosa contro di noi non vuol dire che quello che dica ci definisca.

Se leggiamo la storia di Ezechia vediamo che era un re che aveva fatto del suo meglio per riportare la sua nazione a Dio, come il re Davide, ma questo non lo aveva allontanato dal potenziale di cadere in mano ai suoi nemici e di abbandonarsi alle pressioni esterne, come era accaduto ad altri re in precedenza. Ho visto tante persone cercare di fare meglio rispetto al loro passato, di tornare a Dio con tutto il cuore, e andare in crisi quando il nemico ha bussato alla porta, venendo esposti ad una tentazione o a pensieri che, come uomini e donne di Dio, non dovremmo avere.

Ma posso permettermi di dirti che un uomo o donna di Dio non cadono perché si dimenticano di essere Cristiani, ma perché si dimenticano di essere uomini o donne. Dobbiamo vivere nella verità che non siamo quello che il nemico dice fuori dalle mura del nostro cuore, né quello che a volte sentiamo o pensiamo.

Siamo tutti esposti, ma questo non ha potere di definirci o paralizzarci. Quando siamo consapevoli che la nostra esposizione e vulnerabilità non sono limiti, ma opportunità per la nostra crescita, avremo tolto un’arma al nemico.