Gesù, il nostro tutto - Uno studio sulla Lettera agli Ebrei - Studio indicato per donneCampione

L'autore della Lettera agli Ebrei scrisse di uomini e donne che nella Bibbia furono lodati per la loro fede. Nessuno di questi ha visto la promessa (la vita eterna con Dio). Essi sono ancora in attesa, così come lo siamo noi. Questi (e altri) eroi della Bibbia fanno parte di questo grande gruppo di testimoni menzionati in Ebrei 12:1. Siamo parte di un grande corpo di credenti sia quelli oggi viventi, che quelli che vennero prima di noi. 

L'intera Lettera dagli Ebrei punta a questa esortazione: poiché Cristo è Colui che è, poiché Egli è superiore agli angeli, a Mosè, al promesso riposo, all’alto sacerdozio, a Melchisedec, al sinedrio e al sistema sacrificale, noi possiamo vivere comportandoci in un certo modo. Possiamo sopportare la sofferenza, la disciplina, e fuggire dal peccato perché apparteniamo a qualcosa di più grande di noi stessi.  

Quando diamo spazio al peccato nelle nostre vite, veniamo trascinati giù velocemente. Esso ci fa dubitare della bontà di Dio, ci impedisce di perseverare, e ci porta lontano dalla nostra àncora: Cristo. Dobbiamo mandare via il peccato ogni qualvolta esso entri nelle nostre vite. Stiamo vivendo per molto di più che noi stessi. Le nostre vite devono essere una testimonianza per il mondo di chi è Cristo. Perseveriamo nello stesso modo in cui Egli fece, seguendo gli esempi che Egli ci ha dato nella sua Parola. 

Preghiera

Signore Dio, aiutami a perseverare. Non lasciarmi nel peccato ma fammelo rigettare quando esso inizia ad ostacolare la mia corsa. Aiutami a sopportare la disciplina perché so che la Tua disciplina è buona. Voglio essere degna della schiera di credenti che hanno vissuto prima di me. Aiutami a vivere una fede che onora Te ogni giorno. Amen.