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<div class="version vid122 iso6393ita" data-vid="122" data-iso6393="ita">
 <div class="book bkJHN">
 <div class="chapter ch5" data-usfm="JHN.5">
 <div class="label">5</div><div class="s3">Ges&#249; guarisce un paralitico a Betesda</div><div class="p">1Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei, e Ges&#249; sal&#236; a Gerusalemme.</div><div class="p">2Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c&#8217;&#232; una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3Sotto questi portici giaceva un gran numero di infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici [, i quali aspettavano l&#8217;agitarsi dell&#8217;acqua, 4perch&#233; un angelo, in determinati momenti, scendeva nella vasca e agitava l&#8217;acqua; e il primo che vi scendeva dopo che l&#8217;acqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito].</div><div class="p">5L&#224; c&#8217;era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6Ges&#249;, vedutolo che giaceva e sapendo che gi&#224; da lungo tempo stava cos&#236;, gli disse: &#171;Vuoi guarire?&#187; 7L&#8217;infermo gli rispose: &#171;Signore, io non ho nessuno che, quando l&#8217;acqua &#232; mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me&#187;. 8Ges&#249; gli disse: &#171;&#192;lzati, prendi il tuo lettuccio e cammina&#187;. 9In quell&#8217;istante quell&#8217;uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.</div><div class="p">10Quel giorno era un sabato; perci&#242; i Giudei dissero all&#8217;uomo guarito: &#171;&#200; sabato, e non ti &#232; permesso portare il tuo lettuccio&#187;. 11Ma egli rispose loro: &#171;Colui che mi ha guarito mi ha detto: &#8220;Prendi il tuo lettuccio e cammina&#8221;&#187;. 12Essi gli domandarono: &#171;Chi &#232; l&#8217;uomo che ti ha detto: &#8220;Prendi il tuo lettuccio e cammina&#8221;?&#187; 13Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Ges&#249; infatti si era allontanato, perch&#233; in quel luogo c&#8217;era molta gente. 14Pi&#249; tardi Ges&#249; lo trov&#242; nel tempio e gli disse: &#171;Ecco, tu sei guarito; non peccare pi&#249;, ch&#233; non ti accada di peggio&#187;. 15L&#8217;uomo se ne and&#242;, e disse ai Giudei che colui che lo aveva guarito era Ges&#249;. 16Per questo i Giudei perseguitavano Ges&#249;; perch&#233; faceva queste cose di sabato.</div><div class="s3">Ges&#249; dichiara la sua uguaglianza con il Padre</div><div class="p">17Ges&#249; rispose loro: &#171;Il Padre mio opera fino ad ora, e anch&#8217;io opero&#187;. 18Per questo i Giudei pi&#249; che mai cercavano di ucciderlo, perch&#233; non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.</div><div class="p">19Ges&#249; quindi rispose e disse loro: &#171;In verit&#224;, in verit&#224; vi dico che il Figlio non pu&#242; da se stesso fare cosa alcuna, se non ci&#242; che vede fare dal Padre; perch&#233; le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. 20Perch&#233; il Padre ama il Figlio e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrer&#224; opere maggiori di queste, affinch&#233; ne restiate meravigliati. 21Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, cos&#236; anche il Figlio vivifica chi vuole. 22Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, 23affinch&#233; tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato. 24In verit&#224;, in verit&#224; vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma &#232; passato dalla morte alla vita. 25In verit&#224;, in verit&#224; vi dico: l&#8217;ora viene, anzi &#232; gi&#224; venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l&#8217;avranno udita, vivranno. 26Perch&#233; come il Padre ha vita in se stesso, cos&#236; ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 27e gli ha dato autorit&#224; di giudicare, perch&#233; &#232; il Figlio dell&#8217;uomo. 28Non vi meravigliate di questo; perch&#233; l&#8217;ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori: 29quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. 30Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico, e il mio giudizio &#232; giusto, perch&#233; cerco non la mia propria volont&#224;, ma la volont&#224; di colui che mi ha mandato.</div><div class="s3">Testimonianze che confermano quella di Ges&#249;</div><div class="p">31&#171;Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non &#232; vera. 32Vi &#232; un altro che rende testimonianza di me; e so che la testimonianza che egli rende di me &#232; vera. 33Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verit&#224;. 34Io per&#242; la testimonianza non la ricevo da un uomo, ma dico questo affinch&#233; voi siate salvati. 35Egli era la lampada ardente e splendente, e voi avete voluto rallegrarvi per breve tempo alla sua luce. 36Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perch&#233; le opere che il Padre mi ha date da compiere, quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37Il Padre che mi ha mandato, egli stesso ha reso testimonianza di me. La sua voce voi non l&#8217;avete mai udita, il suo volto non l&#8217;avete mai visto, 38e la sua parola non dimora in voi, perch&#233; non credete in colui che egli ha mandato. 39Voi investigate le Scritture perch&#233; pensate di avere per mezzo di esse vita eterna, ed esse sono quelle che rendono testimonianza di me; 40eppure non volete venire a me per avere la vita!</div><div class="p">41Io non prendo gloria dagli uomini; 42ma io vi conosco: voi non avete l&#8217;amore di Dio in voi. 43Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verr&#224; nel suo proprio nome, quello lo riceverete. 44Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45Non crediate che io sia colui che vi accuser&#224; davanti al Padre; c&#8217;&#232; chi vi accusa, ed &#232; Mos&#232;, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46Infatti, se credeste a Mos&#232;, credereste anche a me; poich&#233; egli ha scritto di me. 47Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?&#187;</div>
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 <div class="book bkJHN">
 <div class="chapter ch6" data-usfm="JHN.6">
 <div class="label">6</div><div class="s3">Moltiplicazione dei pani per cinquemila uomini</div><div class="p">1Dopo queste cose Ges&#249; se ne and&#242; all&#8217;altra riva del mare di Galilea, cio&#232; il mare di Tiberiade. 2Una gran folla lo seguiva, perch&#233; vedeva i segni miracolosi che egli faceva sugli infermi. 3Ma Ges&#249; sal&#236; sul monte e l&#224; si pose a sedere con i suoi discepoli.</div><div class="p">4Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina.</div><div class="p">5Ges&#249; dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva verso di lui, disse a Filippo: &#171;Dove compreremo del pane perch&#233; questa gente abbia da mangiare?&#187; 6Diceva cos&#236; per metterlo alla prova; perch&#233; sapeva bene quello che stava per fare. 7Filippo gli rispose: &#171;Duecento denari di pani non bastano perch&#233; ciascuno ne riceva un pezzetto&#187;. 8Uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: 9&#171;C&#8217;&#232; qui un ragazzo che ha cinque pani d&#8217;orzo e due pesci; ma che cosa sono per cos&#236; tanta gente?&#187; 10Ges&#249; disse: &#171;Fateli sedere&#187;. C&#8217;era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. 11Ges&#249; quindi prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribu&#236; alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero. 12Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: &#171;Raccogliete i pezzi avanzati, perch&#233; niente si perda&#187;. 13Essi quindi li raccolsero, e riempirono dodici ceste con i pezzi dei cinque pani d&#8217;orzo che erano avanzati a quelli che avevano mangiato.</div><div class="p">14La gente dunque, avendo visto il segno miracoloso che Ges&#249; aveva fatto, disse: &#171;Questi &#232; certo il profeta che deve venire nel mondo&#187;. 15Ges&#249;, quindi, sapendo che stavano per venire a rapirlo per farlo re, si ritir&#242; di nuovo sul monte, da solo.</div><div class="s3">Ges&#249; cammina sul mare</div><div class="p">16Quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare 17e, montati in una barca, si diressero all&#8217;altra riva, verso Capernaum. Era gi&#224; buio e Ges&#249; non era ancora venuto presso di loro. 18Il mare era agitato, perch&#233; tirava un forte vento. 19Come ebbero remato per circa venticinque o trenta stadi, videro Ges&#249; camminare sul mare e accostarsi alla barca; ed ebbero paura. 20Ma egli disse loro: &#171;Sono io, non temete&#187;. 21Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca tocc&#242; terra l&#224; dove erano diretti.</div><div class="s3">Ges&#249;, il pane della vita</div><div class="p">22Il giorno seguente, la folla che era rimasta sull&#8217;altra riva del mare si rese conto che l&#224; non c&#8217;era altro che una sola barca e che Ges&#249; non vi era salito con i suoi discepoli, ma che i discepoli erano partiti da soli. 23Altre barche, intanto, erano giunte da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24La folla, dunque, quando ebbe visto che Ges&#249; non era l&#224;, e nemmeno i suoi discepoli, mont&#242; in quelle barche e and&#242; a Capernaum in cerca di Ges&#249;. 25Trovatolo di l&#224; dal mare, gli dissero: &#171;Rabb&#236;, quando sei giunto qui?&#187; 26Ges&#249; rispose loro: &#171;In verit&#224;, in verit&#224; vi dico che voi mi cercate non perch&#233; avete visto dei segni miracolosi, ma perch&#233; avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, e che il Figlio dell&#8217;uomo vi dar&#224;; poich&#233; su di lui il Padre, cio&#232; Dio, ha posto il proprio sigillo&#187;. 28Essi dunque gli dissero: &#171;Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?&#187; 29Ges&#249; rispose loro: &#171;Questa &#232; l&#8217;opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato&#187;. 30Allora essi gli dissero: &#171;Quale segno miracoloso fai, dunque, affinch&#233; lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31I nostri padri mangiarono la manna#Manna, cibo che Dio diede agli Israeliti ogni giorno dopo la loro uscita dall&#8217;Egitto, durante il loro peregrinare nel deserto, che dur&#242; 40 anni. nel deserto, come &#232; scritto: </div><div class="p">&#8220;Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo&#8221;#Egli diede loro&#8230; dal cielo, citazione di Neemia 9:15; Salmo 78:24.&#187;.</div><div class="p">32Ges&#249; disse loro: &#171;In verit&#224;, in verit&#224; vi dico che non Mos&#232; vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi d&#224; il vero pane che viene dal cielo. 33Poich&#233; il pane di Dio &#232; quello che scende dal cielo, e d&#224; vita al mondo&#187;.</div><div class="p">34Essi quindi gli dissero: &#171;Signore, dacci sempre di questo pane&#187;.</div><div class="p">35Ges&#249; disse loro: &#171;Io sono il pane della vita; chi viene a me non avr&#224; pi&#249; fame e chi crede in me non avr&#224; mai pi&#249; sete. 36Ma io ve l&#8217;ho detto: &#8220;Voi {mi} avete visto, eppure non credete!&#8221; 37Tutti quelli che il Padre mi d&#224; verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccer&#242; fuori; 38perch&#233; sono disceso dal cielo non per fare la mia volont&#224;, ma la volont&#224; di colui che mi ha mandato. 39Questa &#232; la volont&#224; di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell&#8217;ultimo giorno. 40Poich&#233; questa &#232; la volont&#224; del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciter&#242; nell&#8217;ultimo giorno&#187;.</div><div class="p">41Perci&#242; i Giudei mormoravano di lui perch&#233; aveva detto: &#171;Io sono il pane che &#232; disceso dal cielo&#187;. 42Dicevano: &#171;Non &#232; costui Ges&#249;, il figlio di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai ora dice: &#8220;Io sono disceso dal cielo&#8221;?&#187;</div><div class="p">43Ges&#249; rispose loro: &#171;Non mormorate tra di voi. 44Nessuno pu&#242; venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira; e io lo risusciter&#242; nell&#8217;ultimo giorno. 45&#200; scritto nei profeti: </div><div class="p">&#8220;Saranno tutti istruiti da Dio&#8221;#Saranno&#8230; da Dio, riferimento a Isaia 54:13; Geremia 31:34.. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46Perch&#233; nessuno ha visto il Padre, se non colui che &#232; da Dio; egli ha visto il Padre. 47In verit&#224;, in verit&#224; vi dico: chi crede in me ha vita eterna. 48Io sono il pane della vita. 49I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50Questo &#232; il pane che discende dal cielo, affinch&#233; chi ne mangia non muoia. 51Io sono il pane vivente che &#232; disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivr&#224; in eterno; e il pane che io dar&#242; per la vita del mondo &#232; la mia carne&#187;.</div><div class="p">52I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: &#171;Come pu&#242; costui darci da mangiare la sua carne?&#187;</div><div class="p">53Perci&#242; Ges&#249; disse loro: &#171;In verit&#224;, in verit&#224; vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell&#8217;uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciter&#242; nell&#8217;ultimo giorno. 55Perch&#233; la mia carne &#232; vero cibo e il mio sangue &#232; vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. 57Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, cos&#236; chi mi mangia vivr&#224; anch&#8217;egli a motivo di me. 58Questo &#232; il pane che &#232; disceso dal cielo; non come quello che hanno mangiato i padri e sono morti; chi mangia di questo pane vivr&#224; in eterno&#187;.</div><div class="p">59Queste cose disse Ges&#249;, insegnando nella sinagoga di Capernaum.</div><div class="s3">Ges&#249; mette alla prova la lealt&#224; dei discepoli</div><div class="p">60Perci&#242; molti dei suoi discepoli, dopo aver udito, dissero: &#171;Questo parlare &#232; duro; chi pu&#242; ascoltarlo?&#187; 61Ges&#249;, sapendo dentro di s&#233; che i suoi discepoli mormoravano di ci&#242;, disse loro: &#171;Questo vi scandalizza? 62E che sarebbe se vedeste il Figlio dell&#8217;uomo ascendere dov&#8217;era prima? 63&#200; lo Spirito che vivifica; la carne non &#232; di alcuna utilit&#224;; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64Ma tra di voi ci sono alcuni che non credono&#187;. Ges&#249; sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E diceva: &#171;Per questo vi ho detto che nessuno pu&#242; venire a me se non gli &#232; dato dal Padre&#187;.</div><div class="p">66Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano pi&#249; con lui.</div><div class="p">67Perci&#242; Ges&#249; disse ai dodici: &#171;Non volete andarvene anche voi?&#187; 68Simon Pietro gli rispose: &#171;Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna! 69E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio&#187;. 70Ges&#249; rispose loro: &#171;Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi &#232; un diavolo!&#187; 71Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota#Iscariota, o uomo di Cariot, citt&#224; della Giudea., perch&#233; questi, uno dei dodici, stava per tradirlo.</div>
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 <div class="chapter ch13" data-usfm="ROM.13">
 <div class="label">13</div><div class="s3">La sottomissione alle autorit&#224;</div><div class="p">1Ogni persona stia sottomessa alle autorit&#224; superiori; perch&#233; non vi &#232; autorit&#224; se non da Dio, e quelle che esistono sono stabilite da Dio. 2Perci&#242; chi resiste all&#8217;autorit&#224; si oppone all&#8217;ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; 3infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l&#8217;autorit&#224;? Fa&#8217; il bene e avrai la sua approvazione, 4perch&#233; il magistrato &#232; un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perch&#233; egli non porta la spada#Porta la spada, cio&#232; ha il potere di punire. invano; infatti &#232; un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. 5Perci&#242; &#232; necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza.</div><div class="p">6&#200; anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perch&#233; essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. 7Rendete a ciascuno quel che gli &#232; dovuto: l&#8217;imposta a chi &#232; dovuta l&#8217;imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore, l&#8217;onore a chi l&#8217;onore.</div><div class="s3">Amore del prossimo</div><div class="p">8Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perch&#233; chi ama il prossimo ha adempiuto la legge. 9Infatti il &#171;non commettere adulterio&#187;, &#171;non uccidere&#187;, &#171;non rubare&#187;, &#171;non concupire&#187;#Non commettere&#8230; non concupire, citazione di cinque dei dieci comandamenti (Esodo 20:13-17; Deuteronomio 5:17-21). e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: &#171;Ama il tuo prossimo come te stesso&#187;#Ama&#8230; te stesso, citazione di Levitico 19:18.. 10L&#8217;amore non fa nessun male al prossimo; l&#8217;amore quindi &#232; l&#8217;adempimento della legge.</div><div class="s3">Vigilanza nella vita cristiana</div><div class="p">11E questo dobbiamo fare, consci del momento cruciale: &#232; ora ormai che vi svegliate dal sonno, perch&#233; adesso la salvezza ci &#232; pi&#249; vicina di quando credemmo. 12La notte &#232; avanzata, il giorno &#232; vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e ubriachezze, senza immoralit&#224; e dissolutezza, senza contese e gelosie; 14ma rivestitevi del Signore Ges&#249; Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri.</div>
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 <div class="chapter ch14" data-usfm="ROM.14">
 <div class="label">14</div><div class="s3">Esortazione alla tolleranza</div><div class="p">1Accogliete colui che &#232; debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.</div><div class="p">2Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l&#8217;altro, che &#232; debole, mangia verdure#Mangiare di tutto&#8230; verdure, probabile allusione a coloro che rispettavano o meno le regole date da Mos&#232; relativamente al cibo, o a coloro che rifiutavano o mangiavano le carni sacrificate agli idoli.. 3Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perch&#233; Dio lo ha accolto. 4Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade &#232; cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sar&#224; tenuto in piedi, perch&#233; il Signore &#232; potente da farlo stare in piedi.</div><div class="p">5Uno stima un giorno pi&#249; di un altro; l&#8217;altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.</div><div class="p">6Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poich&#233; ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa cos&#236; per il Signore, e ringrazia Dio. 7Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso; 8perch&#233;, se viviamo, viviamo per il Signore, e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore. 9Poich&#233; a questo fine Cristo &#232; morto ed &#232; tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. 10Ma tu, perch&#233; giudichi tuo fratello? E anche tu, perch&#233; disprezzi tuo fratello? Poich&#233; tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; 11infatti sta scritto: </div><div class="p">&#171;Come &#232; vero che vivo&#187;, dice il Signore, &#171;ogni ginocchio si piegher&#224; davanti a me, e ogni lingua dar&#224; gloria a Dio&#187;#Come &#232; vero&#8230; gloria a Dio, citazione di Isaia 45:23..</div><div class="p">12Quindi ciascuno di noi render&#224; conto di se stesso {a Dio}.</div><div class="p">13Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, n&#233; a essere per lui un&#8217;occasione di caduta. 14Io so e sono persuaso nel Signore Ges&#249; che nulla &#232; impuro in se stesso; per&#242; se uno pensa che una cosa &#232; impura, per lui &#232; impura. 15Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello &#232; turbato, tu non cammini pi&#249; secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo &#232; morto! 16Ci&#242; che &#232; bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo; 17perch&#233; il regno di Dio non consiste in vivanda n&#233; in bevanda, ma &#232; giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. 18Poich&#233; chi serve Cristo in questo, &#232; gradito a Dio e approvato dagli uomini. 19Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione. 20Non distruggere, per un cibo, l&#8217;opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure; ma &#232; male quando uno mangia dando occasione di peccato. 21&#200; bene non mangiare carne, n&#233; bere vino, n&#233; fare cosa alcuna che porti il tuo fratello a inciampare. 22Tu, la fede che hai, serbala per te stesso, davanti a Dio. Beato colui che non condanna se stesso in quello che approva. 23Ma chi ha dei dubbi riguardo a ci&#242; che mangia &#232; condannato, perch&#233; la sua condotta non &#232; dettata dalla fede; e tutto quello che non viene da fede &#232; peccato.</div>
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60 Per CominciareCampione

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