Dona agli altri quello che Dio ha donato a te

Più volte, nella Parola di Dio, leggiamo che Gesù esorta, nelle sue predicazioni, a donare agli altri quello che si possiede.

Spesso ci chiediamo: perché devo dare agli altri ciò che è “mio”? Ed è proprio dalla domanda che comprendiamo perché ci viene così difficile donare agli altri: perché non riconosciamo che tutto ciò che abbiamo, in realtà, ci è stato concesso da Dio. Pensiamo di essere “proprietari” di ciò che abbiamo, quando in realtà ne siamo soltanto amministratori.

Siamo stati acquistati da Dio mediante il sangue di Cristo Gesù, per questo noi stessi siamo proprietà di Dio. Quindi è Lui a provvedere per noi e ci dona tutto ciò di cui necessitiamo; ciò che abbiamo non è nostro, ma di Colui che ce lo ha donato.

Se riuscissimo a comprendere questo principio così semplice ma così profondo, non sarebbe così complicato donare agli altri ciò che Dio ha già donato a noi. Non è difficile donare ciò che possediamo a qualcuno che amiamo. E se Dio ci invitasse a donare senza considerare se quella persona lo “merita” o meno? Gesù diede tutto ciò che aveva agli altri. Diede se stesso per tutta l’umanità.

Durante l'ultima cena di Gesù, intorno alla tavola c'erano tutti i suoi discepoli, compresi Giuda, Pietro e Tommaso che, a dirla tutta, non meritavano quello che Gesù stava per fare, dare tutto per loro. In questo modo è come se Gesù stesse dicendo: “Lo so che Mi tradirete, Mi rinnegherete e non crederete all’opera che Dio sta per fare attraverso di Me, ma anche se non lo meritate, prendetelo, perché quello che Dio ha donato a me non è per me, è per voi. Prendetelo pure”.

Lui ci ha chiamati a donare agli altri quello che Lui stesso ha donato a noi. Tutto quello che Dio ci dà è il necessario attraverso il quale benedire gli altri.

Cosa ti ha dato Dio? Un dono, un talento, un ministero? Sappi che non è per te, non è tuo. Dio te lo ha donato per condividerlo con gli altri.

Il seme che Dio ha messo in te deve portare frutto sull’albero degli altri.

Gesù venne su questa terra per servire e donarSi agli altri fino a dire: “Non ho nient’altro più da darvi, mi resta solo il Mio corpo che dono per voi affinché le vostre trasgressioni, iniquità e peccati siano cancellati e il Mio sangue suggelli il nuovo patto, e voi non siate più vincolati da leggi e precetti, ma dall’amore e dalla grazia”.

Sono sicuro che i doni, i talenti e il ministero che Dio ti ha affidato produrranno molto frutto, ma ricorda sempre che quel frutto serve a sfamare tutti coloro che ne avranno bisogno.