Risvégliati Alla Volontà Di Dio per La Tua Vita!Sample
La grazia arriva insieme al dono
Oggigiorno sento molti predicatori parlare di “esaurimento”, e questo non mi sorprende. Immagina un pastore sincero, che è meravigliosamente dotato nel suo ufficio pastorale, il quale usa il 100% del suo dono ministeriale ricevuto da Dio, ma il suo dono è solo il 20% di ciò di cui la sua congregazione avrebbe bisogno. Questo prezioso pastore lavora 24 ore su 24, cercando di offrire il 100% di ciò che la chiesa necessita per essere perfezionata ed edificata nel modo descritto in Efesini 4:12, eppure costui ha solo il 20% della grazia necessaria per compiere quel lavoro! Chiunque può riconoscere che questa è una formula perfetta per il disastro! Se il corpo di una persona ha solo il 20% di funzionalità, diremmo che quella persona è handicappata. Se ad un aereo restassero solo il 20% delle sue attrezzature, lo porteremmo in un atterraggio di emergenza. Se un'azienda operasse con solo il 20% di produzione, andrebbe presto in bancarotta.
In Filippesi 1 troviamo Paolo che parla con i suoi partner di ministero (quelli che lo sostenevano finanziariamente). Nel versetto 5 esprime la sua gratitudine per la loro collaborazione nell'opera del Vangelo, e poi nel versetto 7 dice: “Siete partecipi con me della grazia”. Abbiamo mai pensato che possiamo effettivamente attingere alla grazia che è nella vita di qualcun altro? Collaborando con il dono di Paolo, gli Efesini divennero partecipi della sua grazia! Torniamo all’esempio del pastore che si sta esaurendo. Piuttosto che tentare di soddisfare il 100% dei bisogni della sua chiesa con il 20% del dono e della grazia forniti da Dio, dovrebbe collaborare con altri che sono dotati nelle aree in cui non lo è lui. Quando si associa ai loro doni, diventerà anche partecipe della loro grazia e l'intera chiesa ne trarrà beneficio.
Il principio è semplice, ma molto profondo ed Efesini 4:7 lo riassume così: “Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo”. La grazia arriva insieme al dono!
Anche se questo versetto è ambientato nel contesto dei cinque doni del ministero, non è applicabile solo alle persone che sono chiamate al “ministero a tempo pieno”. La Bibbia dice che questa grazia è data a ciascuno di noi secondo la misura del dono di Cristo. Ogni volta che Dio ti chiama a fare qualcosa, ti fornirà sempre la misura perfetta della grazia che ti serve, in modo che tu possa operare nel tuo dono. Ma ogni volta che cercherai di operare al di fuori del tuo dono, lo troverai difficile, gravoso e triste, perché non ci sarà grazia per questo.
Prendiamo ad esempio qualcuno che è chiamato a vivere una vita celibe. L'apostolo Paolo era uno di questi. Infatti, in 1 Corinzi 7 disse che rimanere single era una buona cosa, e arrivò al punto di dire al versetto 7: “Io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l’uno in un modo, l’altro in un altro”. Anche se Paolo preferiva il celibato e desiderava che tutti rimanessero single così com’era lui, aveva la sapienza di riconoscere che la sua capacità di condurre una vita felice e appagata senza un coniuge era un dono speciale da parte di Dio.
Paolo comprendeva che senza il dono non ci sarebbe stata la grazia. Questo è il motivo per cui Paolo ha messo in guardia contro coloro che avrebbero proibito il matrimonio (1 Timoteo 4:3). Abbiamo visto, nella moderna chiesa cattolica romana, preti a cui è stato proibito di sposarsi, sebbene molti non abbiano né il dono né la grazia di rimanere single. Il risultato è stato uno scandalo internazionale spaventoso, che ha gettato onta sul cristianesimo e ha portato molti preti dietro le sbarre. Il celibato di Paolo era un dono, e insieme al dono Dio gli aveva dato la grazia. Senza la grazia Paolo non avrebbe visto il suo celibato come un dono, ma come un peso.
C'è anche un'altra piccola parentesi da considerare. Poiché a Paolo fu data la chiamata, o il “dono” e la grazia di condurre una vita celibe, disse: “Vorrei che tutti gli uomini fossero come me sono io”. Ho notato che quando una persona riceve nella propria vita il dono e la grazia per fare qualcosa, la persona la farà in un modo che le apparirà davvero naturale e scontato. Al punto da pensare che tutti dovrebbero fare la stessa cosa. Ci sono due lezioni da apprendere da questo principio.
Prima di tutto: non commettere l'errore di cercare di costringere quelli attorno a te a fare ciò che Dio ha chiamato te a fare. E non denigrarli se fanno qualcosa di diverso da ciò che tu ritieni sia così importante. Riconosci che, come disse Paolo: “Ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l’uno in un modo, l’altro in un altro” (1 Corinzi 7:7). E secondo: se pensi che tutti dovrebbero fare una cosa in particolare, è probabile che quello sia ciò che tu sei chiamato a fare! Se pensi che tutti dovrebbero essere evangelisti, probabilmente sei un evangelista. Se pensi che tutti dovrebbero essere attivisti politici, allora questo è probabilmente ciò che Dio ti sta chiamando a fare!
Quando il dono e la grazia di Dio si trovano in una persona per poter svolgere un determinato compito o chiamata, permettono alla persona di fare con gioia ciò che agli altri sembrerebbe difficile o addirittura impossibile. È interessante riflettere sul fatto che da ragazzo ero terrorizzato all’idea di essere mandato nella giungla per obbedire alla chiamata, ma oggi vado spesso nella “giungla”, predicando il Vangelo in Africa e in tutto il mondo. E per me non esiste cosa che preferirei fare di più. Amo la mia vita e amo la mia chiamata di missionario-evangelista. Quello che non avevo preso in considerazione da bambino era questa grande verità: la grazia arriva insieme al dono, e la grazia fa la differenza!
Una volta compreso questo, non dovresti mai temere di scoprire la volontà di Dio per la tua vita.
Se ti chiama a fare qualcosa, ti conferirà anche la grazia per farlo. Quando sei nella volontà di Dio, coperto dalla Sua grazia, è il posto più meraviglioso in cui stare in tutto il mondo.
Dai gloria a Dio oggi, per il fatto che non ti chiamerà mai a fare qualcosa per cui non ti abbia già conferito la Sua grazia per poterla compiere.
Scripture
About this Plan
Il Maestro ha un piano generale per la tua vita, ed è un piano buono, smisuratamente al di là di qualsiasi cosa tu possa chiedere o pensare. Perciò, con questa fiducia, possiamo intraprendere il nostro viaggio, guardando a Gesù, l'autore e il compitore della nostra fede, sapendo che Colui che ha iniziato un'opera buona in noi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù!
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