3 cose da non dire quando si prega per i malatiCampione

Se pregate per qualcuno che è malato e non guarisce, avete tre possibilità. La prima è dare la colpa a Dio, mettendo in dubbio la Sua volontà, i Suoi tempi o la Sua compassione. Gesù guariva le persone sul posto e aveva compassione di tutti quelli che venivano da Lui. Dio Padre è nella stessa posizione, perché Gesù disse a Filippo: "Chi ha visto Me ha visto il Padre".

La seconda opzione, la migliore e l'unica accettabile, è quella di perseverare nella preghiera, affidandosi alle promesse di Dio. Ascoltare lo Spirito Santo e ricevere la Sua guida nella preghiera, ci aiuta a pregare in modo più efficace. Digiunare e continuare a pregare per altri malati, permette alla nostra fede e all'unzione di guarigione di crescere nella nostra vita. Dobbiamo rimanere umili e riconoscere che, se non possiamo guarire qualcuno, Gesù può farlo e lo farà. Non cadiamo nell'autocommiserazione, ma continuiamo a imparare.

La terza opzione è la peggiore e la più facile: accusare il malato.

È la più facile, perché accusare Dio significa ignorare le Sue promesse e mettere in dubbio la Sua natura, l'opera di Gesù sulla croce e il mandato che ci ha dato di guarire i malati, come prova che il regno di Dio è dentro di noi.

Questo è il peggio, perché mentre Dio non cade dal Suo trono quando ci arrabbiamo con Lui, la persona malata che sta già soffrendo, sarà colpita da ciò che diciamo. Incolparlo di non essere guarito lo scoraggerà e lo ferirà.

In generale, chi accusa i malati non lo fa per ferirli, ma il risultato è lo stesso. Il mio obiettivo è che le vostre preghiere siano efficaci e non feriscano chi vi sta ascoltando.

Se siete malati e siete stati feriti dalle parole maldestre di chi ha pregato per voi, continuate a leggere, credo che sarà liberatorio.

A domani.

David Théry
Lezioni pratiche per sperimentare Dio