Nella Valle Dell'OmbraCampione

GIORNO 1
OMBRA IMPREVISTA

La vita è un mosaico di momenti, molti dei quali sono tenebrosi. Sono periodi in cui tutto sembra avvolto da un'ombra densa, segnati da sofferenza, perdita e delusione. Alcuni di questi momenti ci vengono annunciati, mentre altri ci colpiscono improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno. È inevitabile! Non possiamo scegliere di vivere esenti dalla sofferenza.

Era la fine di maggio e mi trovavo a Palermo per insegnare a delle conferenze. Avevo un fine settimana ricco di impegni. Sono atterrato il venerdì mattina, proveniente da Napoli, e la sera ho tenuto il primo incontro, rivolto a numerosi genitori, in cui si discutevano i pericoli di internet e come possiamo proteggere i nostri figli.

Il sabato era dedicato a due incontri con adolescenti e giovani. Dopo aver pranzato con alcuni cari amici, mi sono ritirato in hotel per prepararmi, rivedendo gli appunti e dedicandomi alla preghiera.

Verso le 15:30, ho iniziato a sentire un dolore acuto all'addome, concentrato sul lato sinistro. Inizialmente, ho pensato potessero essere calcoli, dato che ne avevo già sofferto in passato, ma ben presto mi sono reso conto che si trattava di qualcosa di ben diverso.

Il dolore divenne così intenso che non ero più in grado di restare in piedi. Mi piegavo in due sul letto, sentendomi vicino allo svenimento.

Con le residue forze, ho contattato gli amici di Palermo per farmi accompagnare in ospedale. Il dolore era costante.

Sono arrivato in ospedale intorno alle 16:30 ed è iniziato un lungo percorso doloroso. Dopo numerosi esami e antidolorifici, il personale sanitario non riusciva a determinare la causa del mio malessere. Finalmente, verso le 23:00 una dottoressa ha insistito per una TAC, che ha rivelato una perforazione addominale con peritonite in corso.

Un chirurgo è stato immediatamente chiamato per informarmi che era necessario un intervento chirurgico d'urgenza, poiché ogni attesa avrebbe potuto essere pericolosa. Dopo aver parlato con mia moglie, ho deciso di procedere con l'operazione. Alle due di notte ero in sala operatoria.

Non avrei mai pensato di trovarmi a trascorrere più di un mese ricoverato in ospedale, confrontandomi con “nemici” insidiosi quali il dubbio, l'ansia e la solitudine. Tuttavia, in questo contesto apparentemente desolante, ho anche scoperto “amici” inaspettati: la verità, l'adorazione e la Chiesa.

Sei pronto ad accompagnarmi in questo viaggio attraverso la valle dell'ombra?

Dio ci benedica,
Antonio Morra