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Saulo: da oppositore a evangelista

Pochi di noi potrebbero identificare qualcuno che sia cambiato così radicalmente per Gesù quanto Saulo. Ma il fatto che quest’uomo, uno “sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore”, un giorno abbia conosciuto Gesù e abbia condiviso con coraggio il Vangelo, dovrebbe incoraggiarci.

Saulo era stato un tale avversario dei discepoli di Gesù che, anche dopo la sua conversione, i discepoli non si fidarono di lui. Quando cercò di unirsi a loro, «tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.» (Atti 9:26). Tuttavia la Scrittura ci dice che il discepolo Barnaba gli credette e incoraggiò gli altri ad accettarlo come condiscepolo. Non è certo che Barnaba sapesse l'impatto che avrebbe avuto sulle generazioni accogliendo questo seguace di Gesù, un tempo omicida. Saulo, anche chiamato Paolo, in seguito scrisse molti libri del Nuovo Testamento.

La vita di Paolo è un bellissimo esempio di come nessuno sia al di là della speranza, non importa quanto la sua vita sia contraria a Gesù. E, dopo che la vita di Paolo cambiò, cominciò a fare proprio ciò per cui arrestava e uccideva le persone; così, fu lui ad essere picchiato e perseguitato. Tuttavia, sapeva che non si trattava più di lui: si trattava di Gesù e di parlare di Lui a quante più persone possibili. Anche dopo essere stati miracolosamente liberati dal carcere, Paolo e Sila non fuggirono, ma piuttosto rimasero e colsero l’opportunità di condividere la buona notizia con la guardia carceraria, che a sua volta portò tutta la sua famiglia a credere in Gesù.

Anche se forse non conosciamo nessuno che abbia avuto un'esperienza così radicale della “via di Damasco”, ricordiamoci che la speranza della buona notizia può raggiungere chiunque, se siamo obbedienti nel condividerla.

Considera: c'è qualcuno nella tua vita che ritieni sia “oltre ogni speranza”? Prega che Dio apra una porta e ricordati che la Sua speranza può raggiungere chiunque.