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Verso La Croce

GIORNO 8 DI 9

La flagellazione

Dopo aver giudicato Gesù meritevole di morte, il popolo insistette per farlo crocifiggere e preferì liberare Barabba, che era stato giustamente condannato. Tutto ciò accadde secondo il progetto di Dio per la salvezza di chiunque avrebbe creduto in Lui. Nel momento in cui Gesù prese il posto di Barabba, manifestò l’amore che portò alla sostituzione.

Per spiegarti meglio questo concetto ti faccio un esempio: ti è mai capitato di vedere tuo figlio soffrire per una malattia, un problema o una circostanza avversa? In quel caso avrai sicuramente esclamato: “Vorrei prendere su di me il male che lo affligge e far stare bene lui”. Questa, qualora fosse possibile, è definita sostituzione per amore. Ed è ciò che Dio ha fatto con noi attraverso l’opera di Gesù: avevamo una condanna a causa della natura di peccato trasmessaci da Adamo, avevamo una sofferenza profonda nell’anima, eravamo destinati alla morte eterna, ma Lui ha attuato la sostituzione per amore dichiarando: “La condanna, la sofferenza e la malattia che spetta all’uomo la prendo su di Me. Pago io per lui. Faccio ricadere tutto ciò su di Me affinché lui sia libero!”.

Barabba fu il primo a godere della sostituzione. Fu Gesù a prendere il suo posto. Gesù stava lasciando un messaggio a tutto il mondo: “È giusto che Barabba sia condannato e muoia a causa delle sue brutture, ma poiché Dio ha tanto amato il mondo, solo ed esclusivamente per amore, ha mandato Me a prendere la condanna che è su Barabba e su tutti gli uomini”. È a motivo dell’amore di Dio che Gesù prese su di sé la condanna e fece “Sua” la croce che era stata preparata per Barabba. Gesù percorse delle tappe dolorose per prendere una croce che non gli apparteneva, ma la rese “Sua” per amore.

C’era però ancora un’ultima tappa da percorrere, quella che lo avrebbe avvicinato e portato a prendere la sua croce: la flagellazione.

La flagellazione è una pratica romana davvero molto crudele. In ogni pretorio era posta una colonna dove i condannati venivano legati con il dorso rivolto verso l’esterno per facilitare le percosse. Gesù soffrì un martirio. È chiaro che il Signore non intende che noi attraversiamo questa tappa in modo letterale, ma solo in senso figurato, affinché ne comprendiamo il senso spirituale.

La flagellazione serviva solo a dare la consapevolezza che di lì a poco ci sarebbe stata solo una croce, e di conseguenza la morte, ad attendere il flagellato.

Questa tappa è fondamentale perché ci rende consapevoli di essere vicini all’obiettivo che ci siamo prefissati: abbiamo desiderato, volontariamente, l'essere discepoli di Gesù facendo a meno di noi stessi, prendendo la nostra croce e percorrendo il Suo stesso cammino con Lui.

Quando attraversiamo questa tappa la croce è davvero vicina. Gesù durante la flagellazione sapeva che la croce era prossima.

La vittoria sta per arrivare!

Giorno 7Giorno 9

Riguardo questo Piano

Verso La Croce

Gesù disse che chiunque vuol essere Suo discepolo deve prendere la propria croce e seguirlo. Ti sei mai chiesto che percorso fece Gesù per prendere la croce? Hai mai considerato le tappe che condussero Gesù alla croce? Faremo insieme questo percorso. È un viaggio, tratto dal libro “Verso la croce” del Past. Mirko Parisi, che ti condurrà a prendere la tua croce. Iniziamo?

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Vorremmo ringraziare Mirko Parisi per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.facebook.com/P.MirkoParisi