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Il processo di creazione ha raggiunto sufficienti elementi per permettere, finalmente, la vita. È importante ricordare che tutto ciò precedentemente creato ha un solo scopo: la vita. Dio pone la giusta distanza tra la terra ed il sole, tra la terra e la luna e colloca la terra in una specifica posizione dell’universo. Delimita l’acqua e crea la terra ferma ed asciutta. Tutto questo per far sì che il quinto giorno nei mari e nei cieli inizino ad esserci i primi esseri viventi. Finalmente abbiamo ciò che viene definito ‘kol nefesh hachayai’ ovvero ‘tutte le creature viventi’. Letteralmente la parola ‘nefesh’ viene utilizzata come ‘anima’ o ‘spirito’: Dio crea ‘vite animate’.
La parola ‘bara’ che troviamo nel primo verso della Genesi, fa riferimento ad un’azione che appartiene solo a Dio, ovvero la creazione del visibile dall’invisibile. Infatti, nel testo ebraico, il verbo ‘bara’ si trova solo in riferimento a Dio. Quando è l’uomo a creare, il verbo utilizzato è ‘bana’. Nessuno può produrre ciò che Dio produce. Questa caratteristica è propria di Dio, di Elohim, del Dio della Bibbia. La parola ‘bara’ viene utilizzata di nuovo al quinto giorno. Ma un’altra azione di Dio che compie il suo ingresso al quinto giorno è ‘barek’ (benedire). Dio crea e benedice. La benedizione di Dio è un concetto chiave del libro della Genesi in quanto questa parola viene utilizzata più volte in Genesi rispetto al resto di tutto l’Antico Testamento. La benedizione di Dio porta lunga vita, pace, fertilità, successo materiale e spirituale.
Quanta cura ha Dio per la Sua creazione. Quanti dettagli ha sparso nella creazione stessa che fanno emergere il Suo carattere ed il Suo amore. Gesù stesso, in uno dei Suoi più famosi sermoni riportati nei vangeli, spiega questo concetto ‘Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre’ (Matteo 6:26). Gesù usa la creazione come testimonianza della fedeltà di Dio nel mantenere la benedizione proferita dalla Sua bocca. Nonostante la presenza del peccato, oggi possiamo continuare a costatare nel mondo animale, nei mari e nei cieli, la presenza del Dio creatore il quale ha lasciato una firma della Sua perfezione. Dio non solo crea vita nei mari e nei cieli, ma provvede per loro, costantemente. Oggi, mentre leggi questo paragrafo, continuando questo devozionale, fermati a riconoscere Dio, la Sua creazione e la Sua benedizione.
Il Dio Eterno non ha bisogno della vita, tu sì!
Riguardo questo Piano
Per Dio sei importante e non il frutto del caso. Questo non è un piano motivazionale ma la realtà dei primi capitoli della Genesi.
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Vorremmo ringraziare Stefano Guaglione per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.instagram.com/stefano.guaglione/