Il Padre Si Rallegra per TeCampione

Salmo 131:1-2

O SIGNORE, il mio cuore non è orgoglioso, e i miei occhi non sono altèri; non aspiro a cose troppo grandi e troppo alte per me. In verità l’anima mia è calma e tranquilla. Come un bimbo svezzato sul seno di sua madre, così è tranquilla in me l’anima mia.

Quando un bambino è tra le braccia di sua madre o di suo padre, non ci sono risultati importanti da ottenere. Cosa voglio dire? Il bambino è lì, non conosce l’orgoglio, qualsiasi cosa, grande o piccola, può essere considerata motivo per ridere, per impressionare, per applaudire o per intenerire.

Ogni atto del bambino, infatti, è considerato “grande” o “incredibile”, se lo dichiara il padre.

Sappiamo tutti che si è trattato semplicemente di “qualcosa di insignificante”, ma per papà è uno dei miracoli che Dio concede.

Credo che Dio si senta allo stesso modo quando ci guarda. Dio guarda una ragazza che è tra le Sue braccia, fiduciosa, che ha tutto, a cui manca solo un po' di movimento affinché Dio stesso la nutra, la porti e l’abbracci.

Dio fa tutto.

Un bambino letteralmente non si preoccupa se avrà cibo oppure no, se avrà vestiti oppure no, se avrà un riparo oppure no.

Sa solo che papà è lì.

Non gli serve niente, è già tra le braccia di papà.

Mi sorprende che il versetto 1 dica:

"SIGNORE, il mio cuore non è orgoglioso..."

Perché? Ho tutte le attenzioni di Papà, perché dovrei voler essere più importante? Cos'altro dovrei aggiungere al mio curriculum, affinché Papà Dio mi consideri Suo figlio?

"…e i miei occhi non sono altèri."

Non sto facendo qualcosa che possa essere considerata un'impresa, ma Papà la vede così. Papà vede meraviglie nei pochi passi che faccio, Papà vede imprese quando conosco qualcosa di nuovo, sorride quando io sorrido.

"Non aspiro a cose troppo grandi e troppo alte per me."

Lascio a Lui l'impossibile, i bambini guardano il papà e dicono "tu"... Poi indicano un oggetto, e spostano la mano del papà sull'oggetto, come per dire: " io non posso... ma tu si".

Papà fa l'impossibile.

Me lo dà dalla Sua mano e si prende cura di me mentre lo prendo.

Ora non sono un bambino, ma forse il Padre Celeste vuole che ricordi che, proprio come si è preso cura di me da bambino, così farà adesso. Celebrerà ogni passo, anche quando sa che sono piccoli, si congratulerà con me per i risultati ottenuti. Anche se non sono miracoli, mi aiuterà quando l’impossibile sarà davanti a me. E mi dirà: "Se vuoi, lo farò per te".

Forse sentirai la voce di tuo Padre: "sei tra le Mie braccia. Qui hai tutto, hai amore, pace, conforto, gioia, forza, fede, provviste. Sei grande, ma io sono ancora con te, aiutandoti, mostrandoti il Mio favore. Calma la tua anima e riposati, proprio come un bambino".