Speranza CertaCampione

Venerdì - Perseverare nella speranza

Leggi: 2 Corinzi 4:7-18

SOAP: 2 Corinzi 4:8-10

Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi; portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.

Note di approfondimento
La speranza consiste nel fidarci di Dio anche quando non conosciamo il futuro. La perseveranza consiste nel continuare a porre la nostra speranza nella bontà di Dio anche quando le circostanze ci dicono di mollare. Quando Paolo scrisse ai credenti di Corinto, egli ricordò loro cos’è la perseveranza. Paolo li incoraggia a sopportare la sofferenza che stavano affrontando e a continuare a sperare in ciò che è eterno e non in quello che era davanti ai loro occhi.

Vivere in speranza è una battaglia che necessita continuamente di forza e perseveranza. Il diavolo, i nostri dubbi e le nostre paure, possono influenzarci e indurci a perdere la speranza. Possiamo vivere la speranza anche quando siamo nella sofferenza o in mezzo a molti problemi. Paolo ricorda ai credenti di Corinto la loro speranza dicendo loro la verità: avrebbero avuto difficoltà, ma queste non sarebbero state così difficili da annientarli; sarebbero stati molto perplessi a causa delle circostanze, ma non sarebbero stati disperati; sarebbero stati perseguitati dai nemici, ma non sarebbero mai stati abbandonati da Dio; sarebbero stati portati al limite del sopportabile, ma non sarebbero stati distrutti.

La ragione per cui non erano annientati, disperati, abbandonati o distrutti era che ricordavano la loro speranza. Ricordando e credendo nel carattere di Dio e nelle promesse di Cristo, portavano la morte di Cristo con loro, tutti i giorni. Non avevano mai smesso di vivere alla luce della verità. Questo aveva permesso loro di essere testimoni per coloro che, intorno a loro, non conoscevano Cristo.

Anche nella sofferenza, niente può annullare le promesse di Dio. Nessuna opposizione, persecuzione, difficoltà o sofferenza può alterare il piano di Dio. Dato che Dio è fedele verso noi, noi possiamo essere fedeli a Lui nel sopportare la sofferenza e persistere nella speranza. Se continuiamo ad avere fede in Cristo, se ricordiamo la Sua morte e tutto quello che egli ha fatto per noi, viviamo in vittoria. La sofferenza che proviamo oggi, in realtà, è leggera e momentanea in confronto alla grandezza di appartenere a Dio. La gioia ineffabile di conoscere Cristo sarà sempre più grande del nostro dolore e della nostra sofferenza, più grande delle nostre battaglie e delle nostre delusioni.