Speranza CertaCampione
Giovedì - Perseverare insieme
Leggi: 2 Corinzi1:3-11
SOAP: 2 Corinzi1:9-11
Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio, che risuscita i morti. Egli ci ha liberati e ci libererà da un così gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà ancora. Cooperate anche voi con la preghiera, affinché per il favore divino che noi otterremo per mezzo della preghiera di molte persone siano rese grazie da molti per noi.
Note di approfondimento
Paolo e i suoi compagni sopportarono una sofferenza molto grande, senza essere sicuri di sopravvivere. Dopo tutto, Paolo riuscì a capire che il proposito della sua sofferenza era che dipendessero da Dio e non dalle proprie forze per potersi salvare. Paolo riconobbe che la liberazione di Dio non era occasionale, e neppure la sofferenza. Paolo sapeva che avrebbe sofferto di nuovo, ma era anche certo che Dio li avrebbe liberati di nuovo.
Questo brano ci mostra come dobbiamo rispondere alla sofferenza. Non dobbiamo soffrire da sole. Paolo condivise la sua sofferenza perché altri credenti potessero aiutarlo con le loro preghiere. Sapeva che la preghiera è potente e che i suoi fratelli e le sue sorelle sarebbero stati il suo conforto nella sofferenza e che lo avrebbero incoraggiato con le loro preghiere.
Dio è il Creatore della nostra anima, egli conosce bene quello che più ci è di conforto. Dal momento che riceviamo conforto da Dio nella sofferenza, possiamo consolare gli altri. Possiamo trovare consolazione in Cristo perché sappiamo che il Dio che ci ha consolato nella nostra sofferenza farà lo stesso per loro. Quando conosciamo la loro sofferenza possiamo condividere con loro l’eterna e sicura speranza che abbiamo in Cristo.
Inoltre, dato che la sofferenza è qualcosa che sperimentiamo insieme come corpo di Cristo, è motivo di gioia. Quando gli altri cristiani si sono uniti a Paolo in preghiera hanno potuto anche gioire e dare gloria a Dio perché aveva risposto alle loro preghiere.
La nostra sofferenza ci porta a dipendere da Dio e non da noi stesse. Inoltre, ci aiuta anche ad approfondire la comunione con il corpo di Cristo nel pregare insieme e consolarci gli uni gli altri. Riusciamo ad essere più resistenti quando facciamo questo insieme come corpo di Cristo. Non dobbiamo soffrire da sole, possiamo intervenire e aiutare gli altri quando sono nella sofferenza. Dunque, sviluppiamo maggiore perseveranza insieme, come corpo di Cristo, chiediamo aiuto, consoliamoci a vicenda e restiamo unite.
Scrittura
Riguardo questo Piano
La speranza può essere una cosa complicata. Cosa significa però riporre davvero la nostra speranza in qualcosa? E in cosa dovremmo riporre la nostra speranza? È giusto sperare in qualcosa, anche se potrebbe non avverarsi mai? Quando camminiamo nella speranza, possiamo vivere ogni giorno con gioia e pace, a prescindere dalle nostre circostanze.
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