Speranza CertaCampione
Mercoledì - Gridando con fede
Leggi: 1 Samuele 1:1-2:10; 2:18-21
SOAP: 1 Samuele 1:15-16
Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al SIGNORE. Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora».
Note di approfondimento
Anna aveva il cuore rotto. Un altro anno era passato e la sua speranza di avere figli non si era ancora realizzata. Invece di sfogare il suo dolore in cibo o bevande o cercare consigli e soluzioni in altre donne o ancora cercare di distrarsi con altre attività, Anna passò del tempo in preghiera. Nella preghiera Anna chiese a Dio quello che desiderava.
Anna non nascose il suo dolore a Dio. Anna mostrò la sua fede attraverso il modo in cui gridò a Dio. La sua preghiera accorata indica che credeva nella bontà di Dio e della sua gentilezza verso di lei, anche se aveva molti desideri insoddisfatti. Se Anna non avesse creduto nel carattere di Dio, il solo che avrebbe potuto cambiare la sua situazione, non avrebbe osato chiedere. La richiesta di Anna aveva mostrato la speranza e la volontà di aspettare la risposta di Dio.
Quello che sembrava impossibile per Anna era possibile per Dio. Anna pregava così disperatamente che il sacerdote pensava fosse ubriaca. La sua fede non aveva oscurato il suo dolore; per fede Anna espresse a Dio il desiderio più grande del suo cuore.
Dopo aver pregato, Anna non sembrava più triste. Aveva trovato pace nell’aprire il suo cuore a Dio, l’unico che avrebbe potuto cambiare la sua situazione e darle quello che aveva sempre sperato. La speranza di Anna nel potere di Dio, nel Suo carattere e nella Sua bontà l’aveva portata ad aprire il suo cuore a Dio. Il desiderio di un figlio e la speranza erano, per Anna, radicati in Colui che avrebbe potuto compiere il suo desiderio.
Se le nostre speranze dipendono dalla realizzazione o meno dei nostri desideri, verremo certamente deluse. Se invece la nostra speranza risiede in Colui che conosce ogni nostro più intimo desiderio, essa sarà sempre vivida e nessuna circostanza potrà affievolirla.
Una fede che crede che Dio provvederà ai nostri bisogni è una grande cosa, ma la fede che crede che Dio desidera darci buoni doni è un’altra cosa. Anna non pensava che Dio avrebbe provveduto a malapena alle sue necessità. Anna confidava nella capacità e nella volontà di Dio di darle doni buoni abbondantemente previsti dalla Sua immensa grazia. Poniamo la nostra fede in Dio e nelle Sue risposte dettate dalla grazia, non importa quali esse siano.
Scrittura
Riguardo questo Piano
La speranza può essere una cosa complicata. Cosa significa però riporre davvero la nostra speranza in qualcosa? E in cosa dovremmo riporre la nostra speranza? È giusto sperare in qualcosa, anche se potrebbe non avverarsi mai? Quando camminiamo nella speranza, possiamo vivere ogni giorno con gioia e pace, a prescindere dalle nostre circostanze.
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