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Sceglierai di perdonare?

Le parole sono arrivate in profondità. Le loro azioni ti hanno cambiato. La menzogna e l'inganno ti hanno lasciato devastato o finanziariamente incapace. L'abuso ti ha fatto sentire inferiore e solo. Quello che hanno fatto sembra imperdonabile. Lo so, ci sono passata.

Se li perdoniamo, in qualche modo sembra che stiamo condonando il comportamento. È contro il nostro senso di giustizia lasciarli andare avanti con le loro azioni e comportamenti deplorevoli.

Ho imparato che il perdono non riguarda l'altra persona. Riguarda me e il mio cuore. Quando non posso lasciare andare qualcosa e perdonare quell'offesa, quest’ultima divora dall’ interno chi sono. Si aggroviglia con radici forti che alla fine si trasformano in amarezza. La mancanza di perdono mi impedisce di crescere, imparare e vivere nella libertà di chi Dio vuole che io sia.

È stato detto che non perdonare è come bere veleno e aspettarsi che l'altra persona muoia. La mancanza di perdono in realtà ci sta uccidendo dall'interno verso l'esterno. I nostri cuori sono anneriti dal peccato di tenere il conto, di volere vendetta, di sperare che l'altra persona possa sperimentare solo un po' di ciò che abbiamo provato.

Dio conosce la prigione che la mancanza di perdono creerà nei nostri cuori e nelle nostre menti. È un luogo empio in cui Lui non può abitare. Dice anche che se noi non possiamo perdonare gli altri, Lui non può perdonare nemmeno noi. Oh! È un pensiero spaventoso.

Il perdono è liberare gli altri dai nostri guai. Non è qualcosa che possiamo fare con il nostro potere, ma solo mediante il potere dello Spirito Santo che vive in noi. Il perdono non è mai una scelta facile. Non significa dimenticare, ma è l'atto di liberarci e di permettere a Dio di occuparsi di coloro che ci hanno fatto del male a Suo modo, a Suo tempo. Ci ha promesso che lo farà. Ci fidiamo di Lui?

Scegli di perdonare, perché sei stato perdonato.