Come un vicinoCampione

Scendi dalla barca e prendi una sedia

Ieri abbiamo incontrato Andy e Sylvia. Perché si sono trasferiti nel loro quartiere? Per conoscere il prossimo e rappresentare Cristo. Come stanno facendo? Cookout. Perché Gesù è venuto dal cielo sulla terra? Per conoscerci, in modo da poter vivere vite profonde e soddisfacenti. Ecco perché è venuto, ma come è venuto? Gesù stesso disse: "Il Figlio dell'uomo è venuto mangiando e bevendo". Ma non doveva dirlo. Le briciole scritturali di questi episodi culinari sono la prova che Gesù mangiò e bevve attraverso i vangeli: pani e pesci per 5.000, la donna al pozzo, l'acqua nel vino, la casa di Zaccheo, l'ultima cena, il pranzo con Levi pubblicano, cibo con i farisei, la cena nuziale dell'agnello, "Avevo sete", la parabola del Gran Banchetto e una grigliata di pesce appena pescato alla griglia con i suoi primi discepoli.

Se siamo chiamati ad essere collaboratori della missione di Gesù, del Suo perché, allora non dovremmo anche unirci ad Andy e Sylvia per mettere in pratica il Suo come? Quando ci ha chiesto di bere e di spezzare il pane in ricordo di Lui, è stato durante un pasto in una casa. Condividere i pasti con i nostri vicini è il modo più collaudato, pratico e divertente per conoscerli. È una ricerca condivisa per soddisfare la nostra sete di sostentamento fisico, emotivo e spirituale. A tavola è dove Gesù ha condiviso Se stesso. Quindi, se siamo qui per condividerlo, prendiamo una sedia!

Ogni pasto che Gesù ha condiviso ci mostra come essere prossimo, ma per brevità esaminiamo il suo ultimo. Dopo l'ultima cena, Gesù ha condiviso la sua ultima colazione. Ricordi quando Gesù incontrò Pietro per la prima volta? Lo attirò dal suo peschereccio verso una nuova vita: la pesca degli uomini.

Pochi giorni dopo, Gesù si presentò, risorto dai morti, e trovò Pietro e i suoi discepoli che stavano ripiegando sulle loro vecchie carriere di pescatori. Ma il loro ripiego è fallito. Pescarono tutta la notte e non catturarono niente... niente finché Gesù non disse loro di gettarsi dall'altra parte, dove tirarono su 153 grossi pesci dal profondo. Quando trascinarono il pescato a riva, Gesù stava già grigliando il suo stesso pescato. Dopo che ebbero mangiato, Gesù mise in dubbio l'amore di Pietro per Lui. Pietro lo affermò e Gesù disse: "Pasci i miei agnelli". Per tre volte (lo stesso numero Pietro rinnegò Gesù sulla croce), Gesù ripeté la domanda e il comando. Dopo questa conversazione, Pietro guidò l'inizio di ciò che oggi chiamiamo cristianesimo.

Cosa c'entra questa farina di pesca con il nostro vicinato? Quanti di noi sono sulla barca di Pietro? Gesù ci ha chiamato a pescare per gli uomini, ma abbiamo gettato le nostre reti per missioni di ripiego, sogni sfuggenti, forse il sogno americano. Abbiamo pescato tutta la notte, per tutta la vita, e le nostre case, conti bancari e garage possono essere pieni, ma le nostre reti non sono né profonde né piene. Quindi, scriviamo un assegno, facciamo un viaggio o lasciamo una coperta per cercare di mettere a tacere le domande e i comandi ripetitive di Gesù: "Mi ami? Dai da mangiare ai miei agnelli”. Questo non vuol dire che dovremmo lasciare il nostro lavoro, smettere di scrivere assegni e diventare mangiare, viaggiare, evangelisti e predicatori. Non dovremmo. Ma siamo tutti chiamati come pastori per nutrire e prenderci cura degli agnelli di Gesù. Il Cristo risorto ci aspetta sulla spiaggia, salutandoci dalle nostre barche, per spezzare il pane con i poveri, con i peccatori, con i prigionieri, e per condividere la sua buona novella con tutti al nostro< /i> tabelle.