Gesù, il nostro tutto - Uno studio sulla Lettera agli Ebrei - Studio indicato per donneCampione

Una volta all’anno, il sommo sacerdote d’Israele entrava nel tabernacolo o nel tempio durante il Giorno dell’Espiazione. Entrava nel luogo santissimo, la parte più interna del santuario spargendo incenso sull’altare. Così facendo, offriva il sacrificio e purificava il popolo d’Israele dal suo peccato. Tuttavia questa era una soluzione temporanea. Essa doveva essere svolta ogni anno poiché questo rituale, questi sacrifici, non erano stati ideati per purificare completamente il popolo dal suo peccato.

Gli Israeliti erano consapevoli che questa era solo una soluzione temporanea ai loro problemi. Non solo perché Dio aveva detto loro che avrebbe un giorno mandato il Messia per purificarli dai loro peccati, ma anche perché le loro stesse coscienze testimoniavano la natura incompleta del sistema sacrificale Levitico. 

Noi non ci troviamo più sotto lo stesso sistema. Cristo non solo ha rimosso il nostro peccato, ma anche la nostra colpa. L’opera da Lui compiuta sulla croce ha purificato i nostri cuori, permettendoci di riposare nella Sua completa opera. La coscienza del popolo d’Israele, nel Vecchio Testamento, non poteva essere purificata perché l’opera non era ancora stata completata. Oggi, l’opera è terminata. Cristo ha completato la nostra salvezza attraverso il Suo sacrificio. La nostra coscienza è pulita, non dobbiamo più vivere nella paura della punizione a causa del nostro peccato. Tutto è compiuto!

Preghiera

Signore Gesù, Tu l’hai compiuto! Hai completato l’opera della salvezza. Posso vivere in totale libertà grazie a ciò che Tu hai fatto. Aiutami a ricordare e a credere che la Tua opera è completa e che la mia coscienza può essere liberata dalla colpa e dalla vergogna. Amen.