Diffidente: Esplorare La Fede Da ScetticoCampione

Nel corso della storia, quando i leader di movimenti popolari morivano, come il profeta Maometto e il dottor Martin Luther King Jr., i loro seguaci si univano per mantenere in vita i loro messaggi e le loro missioni.

Ma quando Gesù fu crocifisso, il movimento che lui iniziò si fermò bruscamente. La missione è morta con lui perché lui era la missione.  Gesù non ha lanciato il suo movimento intorno ad una lista di credenze.  Al centro del suo insegnamento vi era un solo credo. Gesù chiese ai suoi seguaci di credere in lui.  Non nelle sue idee. In Lui. Vediamo questo nella frase forse più popolare della Bibbia: "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito figlio affinché chiunque creda in lui non perisca ma abbia vita eterna.”

Gesù non è venuto a lasciare i suoi seguaci con una raccolta di parole sagge e di parabole.  Dall'inizio alla fine, la missione di Gesù era Gesù.  Quindi non dovrebbe sorprenderci che quando i suoi discepoli lo hanno visto morire, hanno visto morire il movimento con lui. I messia non muoiono. I figli di Dio non possono essere uccisi. Ma eccolo lì.  Inchiodato su una croce.

Quando Gesù morì, nessuno più credeva che lui fosse davvero chi aveva detto di essere. Non vi erano rimasti dei cristiani. 

Tuttavia, i discepoli che lo abbandonarono dopo la sua morte furono gli stessi che, in seguito, rischiarono la propria vita per raccontare di lui ad altri. Ed eccoci qui, duemila anni dopo, ancora a parlarne. Il punto principale, ciò che fece la differenza, non fu qualcosa che Gesù insegnò.  Ma sì qualcosa che Gesù fece: lui tornò in vita.

Seguire Gesù richiede fede. Cioè, richiede fede in Gesù. Non negli insegnamenti di Gesù: ma nella persona di Gesù.  Al centro del Cristianesimo c'è un evento ben attestato da testimoni oculari, i quali persero la propria fede quando Gesù morì, ma la riguadagnarono quando lui risuscitò dai morti. La base fondamentale del Cristianesimo non è una lista di “credo che”, ma un solo “credo in.”