Le Epistole della Prigionia di Paolo: Paolo e i FilippesiCampione

Saluti: Filippesi 1:1-2
Il saluto in 1:1-2 identifica Paolo come autore primario della lettera e afferma che la lettera proviene anche da Timoteo. Attraverso tutta la lettera, Paolo fa ripetutamente riferimento a se stesso al singolare usando parole come "io" piuttosto che "noi". E in Filippesi 2:19 e 22 cita Timoteo in terza persona.
Il saluto ai Filippesi è in qualche modo diverso dalla maggior parte delle altre lettere di Paolo perché non menziona l'apostolato di Paolo. Solo 1 e 2 Tessalonicesi e Filemone condividono questa particolarità. Ma queste altre tre lettere menzionano tutte l'autorità apostolica di Paolo al di fuori dei saluti. Solo in Filippesi troviamo un'intera lettera nella quale Paolo non richiama mai esplicitamente l'attenzione sulla sua autorità apostolica.
Ora, questo non significa che la lettera di Paolo ai Filippesi manchi di autorità apostolica. Al contrario, è una testimonianza della sua relazione con i Filippesi, della loro grande stima per Paolo, e del loro desiderio di piacere al Signore. Paolo non dovette ricordare loro nemmeno una volta il suo ruolo e la sua autorità.
Dopo i saluti, Paolo passa ad una sezione di ringraziamenti in 1:3-8. Questo passaggio dal saluto ai ringraziamenti è in linea con la struttura seguita da Paolo nella maggior parte delle sue altre lettere canoniche, con Galati e Tito quali uniche eccezioni.
Scrittura
Riguardo questo Piano

Questo piano esamina la lettera di speranza e incoraggiamento di Paolo per i tempi di persecuzione e angoscia che lui e i Filippesi affrontarono.
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