Numeri 7:42-89
Numeri 7:42-89 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei figli di Gad. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Eliasaf, figlio di Deuel. Il settimo giorno fu Elisama, figlio di Ammiud, capo dei figli di Efraim. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Elisama, figlio di Ammiud. L’ottavo giorno fu Gamaliel, figlio di Pedasur, capo dei figli di Manasse. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Gamaliel, figlio di Pedasur. Il nono giorno fu Abidan, figlio di Ghideoni, capo dei figli di Beniamino. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Abidan, figlio di Ghideoni. Il decimo giorno fu Aiezer, figlio di Ammisaddai, capo dei figli di Dan. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Aiezer, figlio di Ammisaddai. L’undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei figli di Ascer. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Paghiel, figlio di Ocran. Il dodicesimo giorno fu Aira, figlio di Enan, capo dei figli di Neftali. La sua offerta fu un piatto d’argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d’argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d’olio, per l’oblazione; una coppa d’oro di dieci sicli piena d’incenso, un toro, un montone, un agnello dell’anno per l’olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell’anno. Tale fu l’offerta di Aira, figlio di Enan. Questi furono i doni per la dedicazione dell’altare, da parte dei capi d’Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti d’argento, dodici bacinelle d’argento, dodici coppe d’oro; ogni piatto d’argento pesava centotrenta sicli e ogni bacinella d’argento, settanta; il totale dell’argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario; dodici coppe d’oro piene d’incenso, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del santuario, diedero, per l’oro delle coppe, un totale di centoventi sicli. Totale del bestiame per l’olocausto: dodici tori, dodici montoni, dodici agnelli dell’anno con le oblazioni ordinarie, e dodici capri per il sacrificio per il peccato. Totale del bestiame per il sacrificio di riconoscenza: ventiquattro tori, sessanta montoni, sessanta capri, sessanta agnelli dell’anno. Tali furono i doni per la dedicazione dell’altare, dopo che esso fu unto. E quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con il SIGNORE, udiva la voce che gli parlava dall’alto del propiziatorio che è sull’arca della testimonianza fra i due cherubini; e il SIGNORE gli parlava.
Numeri 7:42-89 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei figli di *Gad. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliasaf, figlio di Deuel. Il settimo giorno fu Elisama, figlio di Ammiud, capo dei figli d'*Efraim. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Elisama, figlio di Ammiud. L'ottavo giorno fu Gamaliel, figlio di Pedasur, capo dei figli di *Manasse. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Gamaliel, figlio di Pedasur. Il nono giorno fu Abidan, figlio di Ghideoni, capo dei figli di *Beniamino. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Abidan, figlio di Ghideoni. Il decimo giorno fu Aiezer, figlio di Ammisaddai, capo dei figli di *Dan. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Aiezer, figlio di Ammisaddai. L'undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei figli di *Ascer. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato, e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Paghiel, figlio di Ocran. Il dodicesimo giorno fu Aira, figlio di Enan, capo dei figli di *Neftali. La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa d'olio, per l'oblazione; una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, un toro, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrificio per il peccato e, per il sacrificio di riconoscenza, due bovini, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Aira, figlio di Enan. Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare, da parte dei capi d'Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti d'argento, dodici bacinelle d'argento, dodici coppe d'oro; ogni piatto d'argento pesava centotrenta sicli e ogni bacinella d'argento, settanta; il totale dell'argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario; dodici coppe d'oro piene d'incenso, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del santuario, diedero, per l'oro delle coppe, un totale di centoventi sicli. Totale del bestiame per l'olocausto: dodici tori, dodici montoni, dodici agnelli dell'anno con le oblazioni ordinarie, e dodici capri per il sacrificio per il peccato. Totale del bestiame per il sacrificio di riconoscenza: ventiquattro tori, sessanta montoni, sessanta capri, sessanta agnelli dell'anno. Tali furono i doni per la dedicazione dell'altare, dopo che esso fu unto. E quando Mosè entrava nella tenda di convegno per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto del *propiziatorio che è sull'*arca della testimonianza fra i due *cherubini; e il Signore gli parlava.
Numeri 7:12-89 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Essi si presentarono in quest’ordine: il primo giorno Nacson, figlio di Amminadàb, della tribù di Giuda. Il secondo giorno Netanèl, figlio di Suar, della tribù di Ìssacar. Il terzo giorno Eliàb, figlio di Chelon, della tribù di Zàbulon. Il quarto giorno Elisùr, figlio di Sedeùr, della tribù di Ruben. Il quinto giorno Selumièl, figlio di Surisaddài, della tribù di Simeone. Il sesto giorno Eliasàf, figlio di Deuèl, della tribù di Gad. Il settimo giorno Elisamà, figlio di Ammiùd, della tribù di Èfraim. L’ottavo giorno Gamlièl, figlio di Pedasùr, della tribù di Manasse. Il nono giorno Abidàn figlio di Ghideonì, della tribù di Beniamino. Il decimo giorno Achièzer, figlio di Ammisaddài, della tribù di Dan. L’undicesimo giorno Paghièl, figlio di Ocran, della tribù di Aser. Il dodicesimo giorno Achirà, figlio di Enan, della tribù di Nèftali. Ciascuno portò questi doni: — un piatto d'argento del peso di un chilo e trecento grammi, conforme all’unità di peso ufficiale del santuario, e un vassoio d'argento del peso di settecento grammi. Questi recipienti erano pieni di farina mescolata con olio destinata all’offerta; — una coppa d'oro, del peso di cento grammi, piena di incenso; — un toro, un montone e un agnello di un anno, per sacrifici completi; — un capro destinato al sacrificio, per ottenere il perdono; — un paio di vitelli, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno, destinati al sacrificio per il banchetto sacro. I doni portati dai capifamiglia del popolo d'Israele in occasione della consacrazione dell’altare furono in totale: dodici piatti d'argento, dodici vassoi d'argento e dodici coppe d'oro. Ciascun piatto pesava un chilo e trecento grammi; ciascun vassoio settecento grammi; il loro peso complessivo era di ventiquattro chilogrammi d'argento, conformi al peso ufficiale del santuario. Ciascuna coppa d'oro era di cento grammi; il peso complessivo di tutte e dodici era quindi di un chilo e duecento grammi. Esse erano piene di incenso. C’erano poi in totale dodici tori, dodici montoni e dodici agnelli, per sacrifici completi, accompagnati dall’offerta prescritta; c’erano inoltre dodici capri destinati ai sacrifici, per ottenere il perdono; ventiquattro tori, sessanta montoni, sessanta capri e sessanta agnelli di un anno, destinati ai sacrifici per il banchetto sacro. Questi furono i doni portati per la dedicazione dell'altare dopo la sua consacrazione. Quando Mosè entrava nella tenda dell'incontro per parlare con il Signore, ne sentiva la voce. Essa proveniva dallo spazio che si trovava tra le statue dei due cherubini, situati sul coperchio dell'arca, dove erano custoditi gli insegnamenti del Signore. E Mosè parlava con il Signore.
Numeri 7:42-89 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Il sesto giorno, Eliasaf, figliuolo di Deuel, capo de' figliuoli di Gad, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato: e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Eliasaf, figliuolo di Deuel. Il settimo giorno, Elisama, figliuolo di Ammiud, capo de' figliuoli di Efraim, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro, di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato: e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Elisama, figliuolo di Ammiud. L'ottovo giorno, Gamliel, figliuolo di Pedasur, capo de'figliuoli di Manasse, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro, di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato: e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Gamliel, figliuolo di Pedasur. Il nono giorno, Abidan, figliuolo di Ghidoni, capo de' figliuoli di Beniamino, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro, di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato: e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Abidan, figliuolo di Ghidoni. Il decimo giorno, Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai, capo de' figliuoli di Dan, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro, di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato: e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Ahiezer, figliuolo di Ammisaddai. L'undecimo giorno, Paghiel, figliuolo di Ocran, capo de' figliuoli di Aser, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro, di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato: e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Paghiel, figliuolo di Ocran. Il duodecimo giorno, Ahira, figliuolo di Enan, capo de' figliuoli di Neftali, offerse la sua offerta; che fu: un piattel di argento, di peso di centrenta sicli; un nappo di argento, di settanta sicli, a siclo di Santuario; amendue pieni di fior di farina, stemperata con olio, per offerta di panatica; un turibolo d'oro, di dieci sicli, pien di profumo; un giovenco, un montone, un agnello di un anno, per olocausto; un becco, per sacrificio per lo peccato; e, per sacrificio da render grazie, un par di buoi, cinque montoni, cinque becchi, e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Ahira, figliuolo di Enan. Questa fu l'offerta della Dedicazione dell'Altare, nel giorno ch'esso fu unto, fatta da' Capi d'Israele, cioè: dodici piattelli di argento, dodici nappi di argento, dodici turiboli d'oro. Ciascun piattello di argento era di peso di centrenta sicli, e ciascun nappo di settanta; tutto l'argento di que' vasellamenti era di duemila quattrocento sicli, a siclo di Santuario. Ciascuno di que' dodici turiboli d'oro, pieni di profumo, era di dieci sicli, a siclo di Santuario; tutto l'oro di que' turiboli era cenventi sicli. Tutti i buoi per olocausto erano dodici giovenchi; con dodici montoni, e dodici agnelli di un anno, e le loro offerte di panatica; vi erano anche dodici becchi, per sacrificio per lo peccato. E tutti i buoi del sacrificio da render grazie erano ventiquattro giovenchi; con sessanta montoni, sessanta becchi, e sessanta agnelli di un anno. Questa fu l'offerta della Dedicazione dell'Altare, dopo che fu unto. Or da indi innanzi, quando Mosè entrava nel Tabernacolo della convenenza, per parlar col Signore, egli udiva la voce che parlava a lui, d'in sul Coperchio ch'era sopra l'Arca della Testimonianza, di mezzo de' due Cherubini; ed egli parlava a lui.