Giobbe 33:1-18
Giobbe 33:1-18 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
«Ma pure, ascolta, o Giobbe, il mio dire, porgi orecchio a tutte le mie parole! Ecco, apro la bocca, la lingua parla dentro il mio palato. Nelle mie parole è la rettitudine del mio cuore; le mie labbra diranno sinceramente quello che so. Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell’Onnipotente mi dà la vita. Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti! Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch’io fui tratto dall’argilla. Spavento di me non potrà quindi coglierti e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare. Davanti a me tu dunque hai detto (e ho udito bene il suono delle tue parole): “Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c’è iniquità in me; ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi considera suo nemico; mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti”. Ecco, io ti rispondo: “In questo non hai ragione”; poiché Dio è più grande dell’uomo. Perché contendi con lui? Egli non rende conto dei suoi atti. Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada; parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, per distogliere l’uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; per salvargli l’anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale.
Giobbe 33:1-18 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
«Ma pure, ascolta, o *Giobbe, il mio dire, porgi orecchio a tutte le mie parole! Ecco, apro la bocca, la lingua parla dentro il mio palato. Nelle mie parole è la rettitudine del mio cuore; le mie labbra diranno sinceramente quello che so. Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita. Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti! Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io fui tratto dall'argilla. Spavento di me non potrà quindi coglierti, e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare. Davanti a me tu dunque hai detto (e ho udito bene il suono delle tue parole): “Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'è *iniquità in me; ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi considera suo nemico; mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti”. Ecco, io ti rispondo: “In questo non hai ragione”; poiché Dio è piú grande dell'uomo. Perché contendi con lui? Egli non rende conto dei suoi atti. «Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada; parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale.
Giobbe 33:1-18 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
«Giobbe, ti prego, ascolta quel che ti dico, presta il tuo orecchio alle mie parole. Ora io ho aperto la mia bocca e mosso la lingua per parlarti. Le mie parole sgorgheranno da un cuore sincero e le mie labbra diranno la pura verità. Con il suo spirito Dio onnipotente mi ha fatto, mi ha dato la vita con il suo soffio. Se puoi, Giobbe, rispondimi; fatti avanti con i tuoi argomenti. Tutti e due siamo uguali agli occhi di Dio; anch’io sono stato formato con l’argilla. Da me non avrai nulla da temere, non userò la forza contro di te. Io ho sentito quel che dicevi, ho ancora nelle orecchie queste tue parole: “Io sono puro e senza colpa, sono innocente e senza peccato; Dio trova pretesti contro di me, mi considera un suo nemico; mi incatena i piedi, controlla tutti i miei passi”. In questo che dici, Giobbe, tu hai torto, perché Dio è più grande dell'uomo. Perché accusi Dio? Egli non rende conto delle sue azioni». «Egli parla in molti modi, però nessuno lo ascolta: in sogno, nelle visioni notturne, quando gli uomini sono immersi nel sonno, sdraiati sui loro letti. Così Dio si fa sentire e li spaventa con i suoi avvertimenti, per impedire che compiano il male e che vivano nell’orgoglio. Così li salva dalla fossa, risparmia la loro vita da morte violenta.
Giobbe 33:1-18 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ora dunque, Giobbe, ascolta, ti prego, i miei ragionamenti, E porgi gli orecchi a tutte le mie parole. Ecco, ora io ho aperta la mia bocca, La mia lingua parla nel mio palato. Le mie parole saranno secondo la dirittura del mio cuore; E le mie labbra proferiranno scienza pura. Lo Spirito di Dio mi ha fatto, E l'alito dell'Onnipotente mi ha data la vita. Se tu puoi, rispondimi; Mettiti in ordine contro a me, e presentati pure. Ecco, io sono a Dio, come tu; Anch'io sono stato tratto dal fango. Ecco, il mio spavento non ti sgomenterà, E la mia mano non ti sarà grave addosso. Tu hai pur detto, udendolo io, Ed io ho intesa la voce delle parole: Io son puro, senza misfatto; Io son netto, e non vi è iniquità in me; Ecco, egli trova delle occasioni contro a me; Egli mi reputa per suo nemico; Egli ha messi i miei piedi ne' ceppi, Egli spia tutti i miei sentieri. Ecco, in questo tu non sei stato giusto; io ti risponderò; Perciocchè Iddio è vie maggiore che l'uomo. Perchè hai tu conteso con lui, Perchè egli non dichiara tutte le sue ragioni? Egli è ben vero, che talora Iddio parla una volta, E due, a chi non vi ha atteso. In sogno, in vision notturna, Quando il più profondo sonno cade in su gli uomini, Quando essi son tutti sonnacchiosi sopra i lor letti; Allora egli apre loro l'orecchio, E suggella il lor castigo; Per istorre l'uomo dalle opere sue, E per far che la superbia dell'uomo non apparisca più; Per iscampar l'anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada.