«Giobbe, ti prego, ascolta quel che ti dico, presta il tuo orecchio alle mie parole. Ora io ho aperto la mia bocca e mosso la lingua per parlarti. Le mie parole sgorgheranno da un cuore sincero e le mie labbra diranno la pura verità. Con il suo spirito Dio onnipotente mi ha fatto, mi ha dato la vita con il suo soffio. Se puoi, Giobbe, rispondimi; fatti avanti con i tuoi argomenti. Tutti e due siamo uguali agli occhi di Dio; anch’io sono stato formato con l’argilla. Da me non avrai nulla da temere, non userò la forza contro di te. Io ho sentito quel che dicevi, ho ancora nelle orecchie queste tue parole: “Io sono puro e senza colpa, sono innocente e senza peccato; Dio trova pretesti contro di me, mi considera un suo nemico; mi incatena i piedi, controlla tutti i miei passi”. In questo che dici, Giobbe, tu hai torto, perché Dio è più grande dell'uomo. Perché accusi Dio? Egli non rende conto delle sue azioni». «Egli parla in molti modi, però nessuno lo ascolta: in sogno, nelle visioni notturne, quando gli uomini sono immersi nel sonno, sdraiati sui loro letti. Così Dio si fa sentire e li spaventa con i suoi avvertimenti, per impedire che compiano il male e che vivano nell’orgoglio. Così li salva dalla fossa, risparmia la loro vita da morte violenta.
Leggi Giobbe 33
Ascolta Giobbe 33
Condividi
Confronta Tutte le Versioni: Giobbe 33:1-18
Salva versetti, leggi offline, guarda clip didattici e altro ancora!
Home
Bibbia
Piani
Video