INDOMABILISample
POLICARPO – IL PROFUMO CHE SALE A DIO
Vorrei condividere con te una storia di coraggio e fede che risuona attraverso i secoli. Nel cuore del II secolo, una figura emerge con forza nel panorama cristiano: Policarpo di Smirne. Discepolo diretto di Giovanni l'apostolo, Policarpo divenne un ponte vivente tra la testimonianza apostolica e la Chiesa emergente in un'epoca di grandi sfide e persecuzioni. Policarpo si dedicò con zelo alla guida della sua comunità. Era un periodo in cui la Chiesa era minacciata sia dall'interno, con le eresie e le divisioni, sia dall'esterno, con le persecuzioni dell'Impero Romano. La sua leadership fu caratterizzata da una ferma adesione alla verità evangelica e da un amore paterno verso la sua comunità.
Il momento culminante della sua vita arrivò con il suo martirio. Policarpo, ormai anziano, si trovò nell'arena sotto scorta armata, circondato da una folla inferocita il cui vocio riempiva l'atmosfera.
In quel momento cruciale, una voce dal cielo si fece sentire: "Policarpo, sii forte". Nonostante il tumulto della folla, molti udirono questa voce divina che si riversava sulla scena.
Entrato nell'arena, Policarpo fu rapidamente portato davanti al proconsole romano.
Quando la folla seppe dell'arresto di questo celebre ministro del Vangelo, scoppiò un grande applauso. Il proconsole cercò di convincere Policarpo a rinnegare Gesù Cristo: "Giura sulla fortuna di Cesare. Giura e sarai libero. Maledici Cristo!".
Ma Policarpo rimase saldo: "Ho servito il Signore Gesù Cristo per ottantasei anni e non mi ha mai fatto torto. Come posso bestemmiare il mio Re che mi ha salvato?".
Il proconsole minacciò: "Ho pronte le bestie feroci e ti lascerò di fronte a loro se non cambi idea". Policarpo rispose con fermezza: "Lasciatele venire, il mio scopo è immutabile".
"Se le bestie feroci non ti spaventano, ti brucerò vivo", dichiarò il proconsole. Policarpo, in risposta, lo ammonì riguardo al fuoco del futuro giudizio di Dio riservato agli empi.
Non cedendo alle minacce, Policarpo fu annunciato tre volte come cristiano nello stadio, scatenando la furia della folla che chiese la sua morte per immolazione.
Prepararono subito un rogo con legna secca al centro dell'arena. Mentre stavano per inchiodarlo al palo, Policarpo chiese di rimanere libero, affidandosi alla forza di sopportare il fuoco. Gli legarono solo le mani dietro la schiena.
Nella sua preghiera finale, ringraziò Dio per essere stato chiamato fino a quel giorno e a quell'ora, ritenendolo degno di ricevere il suo posto tra i martiri. Pronunciò l'Amen, e le fiamme, seppur alte, miracolosamente non lo consumarono. Il profumo di Policarpo si diffuse tra gli astanti, un profumo simile a incenso o a spezie preziose.
Poiché il fuoco non lo uccise, il boia fu incaricato di pugnalarlo. Quando lo fece, uscì tanto sangue da spegnere le fiamme. Policarpo morì dissanguato, fermo nella sua fede.
La storia di Policarpo ci sfida oggi. Quando le pressioni della vita accendono un fuoco attorno a te, che profumo emani? Quando le sofferenze e difficoltà della vita bruciano in modo intenso, resti fermo e aspetti l’intervento di Dio, oppure cominci ad agitarti?
Scritto da Antonio Morra
Scripture
About this Plan
Tratto dal libro "Indomabili, 40 Meditazione Interattive per Incendiare il Tuo Cuore" di Antonio Morra e Cristian Nani. C’è un disperato bisogno, oggi più che mai, di una generazione audace e coraggiosa per il Regno di Dio, una generazione che si alzi per portare avanti la missione del Vangelo con determinazione e fervore. Dio sta cercando indomabili... sei pronto?
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