Gesù Guarisce I Cuori FeritiSample
VAI DALLO SPECIALISTA
Ammettere che la ferita avesse qualcosa che non andava non bastava a farla chiudere.
Così mi consigliarono uno specialista.
Fissai un appuntamento.
Il medico mi tolse l’enorme cerotto che avevo.
Sgranò gli occhi.
Si prese una pausa e mi disse: “é grave! Il filo di sutura normalmente viene assorbito dal corpo, il tuo lo ha rigettato. Il filo così si è spezzettato all’interno e dovrò togliere tutti i piccoli pezzi con una pinzetta. Sarà molto doloroso e ci metteremo almeno un’ora!”
Ma non finì lì. Da quel giorno iniziai a fare due sedute a settimana davvero molto dolorose, dove vari medici mi disinfettavano e medicavano la ferita… (prometto che la chiudo qui che anche a me sta passando la fame).
Ebbene sì, non basta ammettere di avere un cuore ferito. Dobbiamo andare da uno specialista. E non esiste altro specialista al di fuori di Gesù!
Lo psicologo, il tuo mentore spirituale, il tuo partner potrebbero aiutarti, ma nessuno di loro è lo Specialista per eccellenza.
Perché proprio Gesù?
Perché oltre ad essere Dio onnipotente, Egli può comprendere le ferite, perché anche Lui da vero essere umano è stato ferito! Inchiodato, percosso, frustato, gli strapparono pure la barba. Egli fu ferito sia fisicamente che emotivamente.
Infatti Gesù comprende l’agonia di essere traditi, abbandonati, sottovalutati, di pregare tra i singhiozzi del dolore.
C’è però un grande nemico che può impedirci di fare il primo passo: l’orgoglio.
Naaman dovette ingoiare il proprio orgoglio e ammettere che l’unica persona che poteva aiutarlo era proprio un profeta che apparteneva al popolo che stava combattendo. Il grande condottiero uccisore di ebrei, doveva chiedere aiuto proprio ad un ebreo!
Quante volte diamo colpa al nostro passato, ai genitori che non ci hanno amato o a tutte le disgrazie successe. Attenzione! Non voglio minimizzare i traumi ricevuti, ma molto spesso diamo loro più colpe di quante ne abbiano e le usiamo come scuse.
Ma la sfida di Naaman non era finita.
Dopo aver subito l’umiliazione di chiedere aiuto ad un nemico, il grande vincitore subisce l’ulteriore umiliazione di venire accolto non dal grande profeta, ma da un suo servo.
E non solo… la guarigione non avviene in maniera spettacolare, ma in un modo così assurdo!
Deve immergersi 7 volte nel Giordano, un fiume fangoso che non aveva nulla di speciale.
Le 7 immersioni ci parlano di un processo.
Lo stesso processo che dovetti subire nei 3 mesi di medicazioni.
Alcune volte troppo frettolosamente diciamo: “se leggi e preghi passerà tutto subito!” oppure “un vero cristiano non può stare male”.
Molto spesso pensiamo che la nuova nascita cancelli tutte le cose negative in un colpo, se per certe cose è così, altre hanno bisogno di un processo di guarigione spesso doloroso. Rivivere alcuni eventi passati, ma non risolti, perdonare persone che ci hanno fatto davvero tanto male.
In questo processo, Dio guarisce l’immagine che abbiamo di noi stessi, la nostra identità.
Gesù può guarire tutte le ferite, ma lo farà nel tempo che ci vuole.
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In questo piano biblico desidero condividere con te come, grazie alla ferita causata da un’operazione a cuore aperto, ho compreso il modo in cui Gesù guarisce le ferite invisibili del cuore. Non ti preoccupare, non ci sono foto e non ti toglierò l’appetito! Unisciti a me in questo viaggio che ci porterà a conoscere di più il modo in cui Gesù desidera guarire le nostre emozioni ferite.
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