Le Prigioni Della MenteCampione

La necessità del ravvedimento.

Dobbiamo chiederci se i nostri pensieri sono ancorati alla verità o, al contrario, alla realtà in cui viviamo, generata dagli input che riceviamo dal mondo esterno. Viviamo infatti in un mondo in cui vi è sempre meno fede e in cui è sempre più visibile l’azione del nemico.

Una mente rinnovata produce ciò che viene definito “soprannaturale”, essa soltanto può chiedere che il cielo intervenga sulla terra! Tale rinnovo, infatti, collabora con la fede, che “vede” e “percepisce” ciò che gli occhi naturali non riescono a vedere.

La mente rinnovata si àncora alla Parola di Dio, e non ai mass media, liberandosi dalla prigione in cui il mondo tende a rinchiuderla.

Affinché tutto ciò avvenga, il ravvedimento è fondamentale: non si tratta di un esercizio mentale, ma di un cambio profondo del proprio modo di pensare e, quindi, di agire. Spesso i credenti chiedono aiuto a Dio affinché cambi le circostanze che stanno vivendo, ma se non sono disposti a cambiare la propria mentalità, si ritroveranno sempre in circostanze negative e non riusciranno a superarle, come se chiedessero costantemente aiuto per curare le foglie e non la radice marcia, causa del problema. Dio non cambia necessariamente le situazioni che viviamo, ma può chiederci di cambiare mentalità, per affrontare tutto diversamente e non ritrovarsi nuovamente allo stesso punto dopo qualche tempo. La nostra mente è, quindi, la radice da sanare.