Odio Verso Israele E Il Popolo EbraicoCampione

Giorno 3 – La Chiesa e il popolo ebraico

In Romani 11, Paolo parla delle promesse per Israele. Dice che le promesse fatte nell'Antico Testamento sono ancora valide. Poi mostra che l'ostilità di Israele verso il Vangelo fa parte del disegno di Dio, ovvero quello di portare il messaggio della salvezza, attraverso Gesù, anche ai gentili (non ebrei)! In tal modo, Paolo chiarisce che Dio non ha rigettato il Suo popolo. Le sue promesse sono ancora valide!

Sfortunatamente, molta gente appartenente alla Chiesa credeva che Dio avesse effettivamente rigettato Israele. Gli ebrei furono accusati della morte di Gesù e furono spesso perseguitati. La Chiesa affermava che Israele era obsoleto e che i cristiani fossero ormai la “nuova Israele”. Questa è definita “teologia della sostituzione”. Secondo questa teoria Israele perde la sua importanza e i cristiani diventano “il popolo di Dio”. Potrebbe essere vero? Dio non aveva forse stretto un patto eterno con Abramo? Non è finita lì, siete d’accordo?

Sfortunatamente, le conseguenze della teologia della sostituzione hanno contaminato la storia del cristianesimo. I crociati cristiani uccisero innumerevoli ebrei nel loro cammino verso Gerusalemme. Il famoso riformatore Martin Lutero invocò l'incendio delle sinagoghe e dei libri ebraici e il divieto ai rabbini di insegnare. Durante l’Olocausto, sulle fibbie delle cinture delle uniformi tedesche si leggeva: “Dio con noi”. E anche oggi molti cristiani pensano che Israele sia obsoleto e irrilevante. Ma se Dio ama così tanto il Suo popolo, non dovremmo fare lo stesso anche noi?

Prega oggi: Signore Dio, mi rendo conto che i cristiani in passato hanno fatto molto male al Tuo popolo. Molto spesso applichiamo le Tue promesse solo a noi stessi, ed invece esse appartengono al Tuo piano per il mondo e per il Tuo popolo. Aiutami a percepire che le Tue promesse fatte agli ebrei sono ancora salde. Sii con il Tuo popolo e aiutami ad amarlo tanto quanto lo ami Tu. Amen.