Tu + Dio = Più Che Sufficienti (Le Chiavi per Camminare Con Autorità Spirituale E Intelligenza Emotiva)Campione

Giorno 3: Sviluppare la maturità emotiva

Le nostre emozioni a volte possono vincere su di noi. Giocano brutti scherzi alla nostra mente ed al nostro cuore. Cercano di dare vita a situazioni che non sono reali o concrete e ci fanno entrare in una spirale. Tuttavia, al centro del cammino dell'intelligenza emotiva c'è la capacità di accogliere pienamente le emozioni umane senza esserne sopraffatti. A dire il vero, a volte può essere difficile. Non si può diventare spiritualmente maturi senza l'intelligenza emotiva, e viceversa.

Dio vuole che abbiamo la capacità di osservare i nostri pensieri e sentimenti con compassione, senza giudizio o attaccamento. Vuole che riconosciamo che ogni emozione funge da messaggero, portando con sé preziose indicazioni sul nostro io interiore che ha bisogno di essere guarito. Per esempio, guardiamo al re Davide. Nel Salmo 143:7-8 Davide grida al Signore: “Affrèttati a rispondermi, Signore; lo spirito mio viene meno; non nascondermi il tuo volto, perché io non diventi simile a quelli che scendono nella tomba. Al mattino fammi udire la tua bontà, perché in te confido; fammi conoscere la via da seguire, poiché io elevo l’anima mia a te”. Oppure se guardiamo al Salmo 38, 9-10: “Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio, i miei gemiti non ti sono nascosti. Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; anche la luce dei miei occhi m’è venuta meno”.

Nel mezzo di una profonda angoscia, il re Davide dovette arrendere le sue emozioni a Colui che avrebbe potuto portare la guarigione alla sua anima. Ammetto che ho dovuto arrendermi completamente, e lo faccio tuttora, per camminare nella maturità emotiva. Quando mi trovo in una situazione in cui le mie emozioni hanno la meglio su di me, ricorro al tentativo di controllare la situazione. È allora che Dio mi ricorda amorevolmente e silenziosamente che devo consegnare la situazione a Lui. Quando mi arrendo, ottengo la svolta necessaria per uscire vittoriosamente dalla situazione. Quando le emozioni sono alte, è necessario arrendere i pensieri e farli prigionieri. 2 Corinzi 10, 3-5: “In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo”.

Per operare pienamente nell'intelligenza emotiva, dovreste fare un inventario mentale di ciò che vi colpisce. Dovreste identificare quali sono i fattori scatenanti del trauma che potrebbero causare la vostra reazione (ad esempio, infanzia, relazioni, lavoro o società) ed elaborare le emozioni. Dio vuole tutto, non solo una parte. Il processo di resa è complicato. È l'arte di lasciarsi andare e di aprirsi al flusso della vita. Dio vuole vedere in ognuno di noi ciò che dà vita. È attraverso la resa che troviamo la libertà in Cristo. Arrendendoci al presente e acquisendo saggezza nel processo, coltiviamo un profondo senso di pace interiore, indipendentemente dalle circostanze esterne. Quando facciamo un passo indietro e ci prendiamo il tempo necessario per permettere alle emozioni di morire e alla maturità di affermarsi, trasformiamo il dolore in scopo, l'ansia in contenuto e la depressione in gioia.

Preghiera:

Padre Celeste, concedimi la capacità di camminare nella maturità emotiva. Guidami mentre consegno le mie emozioni a Te. Illumina la mia consapevolezza per riconoscere i momenti di controllo, l'ansia, la paura e la disperazione e lascia che lo Spirito Santo entri e sia la mia guida. Rilascia la Tua saggezza che mi condurrà verso la pace, la contentezza e la gioia.