Una Vita Fedele in Terra Infedele - Studio Indicato per DonneCampione

Daniele avrebbe potuto tranquillamente ignorare la richiesta del re di interpretare il sogno. Dopotutto, il re Nabuconodosor lo aveva portato via dalla sua famiglia e dalla sua terra. Tuttavia, Daniele mostrò empatia e compassione per Nabuconodosor.

Daniele spiegò che il sogno rappresentava il re come un grosso albero. Tuttavia, Dio aveva altri piani per lui. Sarebbe stato tagliato, emarginato dalla società e mandato a vivere con gli animali selvatici. Per settant’anni avrebbe vissuto in questo modo fino a rendersi conto che Dio è colui che regna su tutti i regni umani.

Possiamo leggere questi versetti e pensare che Dio sia stato crudele ma non è cosi. Anzi, è stato piuttosto un padre amorevole che ha messo in guardia un Suo figlio con queste parole: “Se il tuo atteggiamento non cambierà, devo toglierti le cose che ami finché non capirai”. Il re Nabuconodosor sarebbe stato umiliato. Ci sarebbero voluti settant’anni perché capisse che Dio è colui che governa e colui che gli aveva dato ricchezze e potere.

Nella Sua bontà, Dio diede a Nabuconodosor una possibilità di pentirsi. Daniele disse a Nabuconodosor di smettere di peccare, di dedicarsi a fare il bene e di mostrare compassione al povero. Solo un Dio pieno di compassione e misericordia avrebbe offerto un’opportunità così preziosa ad un uomo sgradevole e malvagio come Nabuconodosor. Forza, il tuo peccato non sarà mai troppo per la grazia e la salvezza di Cristo!

Nabuconodosor spese la maggior parte della sua vita pensando a se stesso e al suo potere. Dio sapeva che l’orgoglio l’avrebbe reso cieco di fronte alla verità e che aveva bisogno di essere guidato ad essa.

Riconoscere la grazia di Dio ed essere grate per essa è un catalizzatore dell’orgoglio. Ci aiuta a vedere veramente chi siamo alla luce della croce di Cristo. Dio non vuole le nostre conquiste, i nostri riconoscimenti o i nostri titoli. Dio vuole semplicemente il nostro cuore!