Benedizioni Spirituali in CristoCampione

Redenzione e Perdono attraverso Cristo

Paolo menziona che, in Cristo, riceviamo la redenzione per mezzo del Suo sangue e il perdono dei peccati, un concetto che diventa ancora più ricco quando comprendiamo le parole greche usate per redenzione.

La parola lutrosis si riferisce all'atto di riscattare o liberare qualcosa o qualcuno mediante il pagamento di un prezzo. Nel mondo antico, questo poteva significare riscattare una proprietà perduta o acquistare uno schiavo per liberarlo da un precedente padrone. Tuttavia, in molti casi, lo schiavo riscattato diventava servo del suo nuovo padrone, la persona che aveva pagato il prezzo della sua libertà. Questo nuovo padrone, quindi, deteneva diritti sullo schiavo riscattato, e lo schiavo era obbligato a servire colui che lo aveva liberato dal suo vecchio padrone. Così, il concetto di lutrosis implica un cambiamento di stato o di "signore", ma non necessariamente la totale libertà dell'individuo riscattato.

D'altra parte, apolutrosis porta con sé un significato più profondo e completo. Implicava anch'esso il pagamento di un prezzo per la liberazione, ma con uno scopo diverso: la libertà totale e illimitata. Nel caso di uno schiavo, apolutrosis aveva questo significato: il prezzo era pagato, non affinché lo schiavo servisse un nuovo padrone, ma per essere completamente liberato. Questo concetto di redenzione non solo cambiava la condizione dell'individuo, ma lo liberava in modo definitivo, riportandolo alla sua condizione originale di libertà. In termini di proprietà, significava che il bene veniva restituito al proprietario originale senza alcun obbligo futuro.

Applicando questi concetti all'opera di Cristo, vediamo che, in Gesù, sperimentiamo apolutrosis, una redenzione che si traduce in piena libertà. Cristo ha pagato il prezzo per i nostri peccati con il Suo stesso sangue, non per renderci servi di un nuovo padrone, ma per liberarci completamente dal potere del peccato e della morte. Egli ci ha riscattati da una condizione di schiavitù spirituale per restituirci alla nostra vera identità come figli liberi di Dio, restaurando la nostra relazione con Lui.

Questo atto di redenzione ci concede anche il "perdono dei peccati". Questo perdono non è solo un sollievo temporaneo o parziale dalla penalità; è un'assoluzione completa che rimuove tutta la colpa e la condanna associate ai nostri peccati. E, come Paolo sottolinea, questo perdono è offerto secondo le "ricchezze della grazia di Dio"; il che significa che è un dono abbondante e immeritato. Dio, nella Sua infinita grazia, non solo ha pagato il nostro debito, ma ci ha anche restaurati alla piena comunione con Lui, senza alcun peso o schiavitù spirituale.

Inoltre, Paolo parla della saggezza e della comprensione che Dio ha riversato abbondantemente su di noi, permettendoci di conoscere il "mistero della Sua volontà". Questo mistero si riferisce al grande piano di Dio, quello di redimere e restaurare tutta la creazione in Cristo, riunendo tutte le cose sotto Dio. Questo è il Suo scopo finale: portare riconciliazione e unità in tutto ciò che ha creato, stabilendo pace e armonia in tutte le sfere dell'esistenza.

Pertanto, riflettendo su questa redenzione, siamo chiamati a vivere nella gratitudine per la libertà che abbiamo in Cristo. La nostra salvezza non è solo un cambiamento di stato, ma una trasformazione completa e una nuova vita in libertà. Che possiamo vivere ogni giorno consapevoli del grande prezzo che è stato pagato per la nostra redenzione e della straordinaria grazia di Dio che ci ha raggiunti per liberarci pienamente.