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La Vite

GIORNO 10 DI 12

Esercitare la responsabilità

Quando si parla di confronto, le persone tendono a rientrare in due categorie. La prima categoria di persone ha paura del conflitto. Quando qualcuno si è offeso o si è comportato in modo inappropriato, non dice nulla perché teme o si sente a disagio nel gestire la conversazione. La seconda categoria di persone non ha paura del conflitto, ma non lo gestisce bene. Si arrabbiano inutilmente, scelgono parole offensive o fanno del confronto una questione di vendetta, piuttosto che aiutare il fratello o la sorella a capire un torto.

I cristiani sono chiamati al conflitto o, meglio, a ritenersi reciprocamente responsabili del modo in cui pensano, parlano e agiscono. Questa responsabilità non è data da una posizione di potere, ma con uno spirito di umiltà e di amore per il fratello o la sorella che è nel torto. Paolo disse alla chiesa primitiva: "se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine" (Galati 6:1-2). Noi credenti ci prendiamo cura gli uni degli altri, sapendo che il peccato distrugge la persona. Non vorresti che qualcuno ti dicesse se stai facendo qualcosa di dannoso nei confronti di te stesso?

Che dire di qualcosa che travisa Dio e la Sua missione? Quando Paolo vide che Pietro stava ricadendo nei pregiudizi e nel razzismo contro i non ebrei, sottolineò onestamente questo errore (Galati 2:11-14). Perché? Per attirare l'attenzione di Pietro sul suo peccato, ma anche per preservare gli insegnamenti di Cristo nella chiesa: tutti sono uguali e benvenuti davanti a Dio. La responsabilità è importante perché Dio ci chiama alla santità per amore del suo nome. Se ci sottraiamo alla responsabilità nella chiesa, il nostro messaggio si diluisce e si svuota del suo effetto.

Come si fa a rendere conto ad altri credenti? "Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri" (Giacomo 5:16). Sforzati di raggiungere la santità (1 Pietro 1:13-16) e cerca con delicatezza di recuperare un fratello e una sorella cristiani dal loro peccato. Parla con i credenti con cui ti riunisci per fare di questo una parte regolare della vostra comunione, per il bene del gruppo e la gloria di Dio.

Preghiera

"Dio, insegnami a confessare i miei peccati non solo a Te, ma anche ai fratelli e alle sorelle cristiani presenti nella mia vita. Aiutaci a lottare insieme per la santità. Amen".

Esplora alla tua velocità

Torna indietro e rileggi Atti 4:32-37, prestando attenzione a come questo gruppo di cristiani era impegnato l'uno con l'altro e concentrato nella sua missione. Ora leggi Atti 5:1-11. Perché pensi che Dio e gli apostoli abbiano preso così sul serio il peccato di Anania e Saffira? Cosa c'era in gioco?

Giorno 9Giorno 11

Riguardo questo Piano

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Una delle domande più comuni per le persone che si avvicinano per la prima volta a Gesù è: "Che cosa faccio adesso?". Cosa significa amarlo, obbedirgli e far parte di una comunità di credenti? Questo piano di lettura fornisce un quadro biblico per integrare il rapporto personale con Gesù e la missione della Chiesa.

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Vorremmo ringraziare Who Am I? per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://whoamitoyou.com?lng=it