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Libera lo spirito della profezia attraverso la testimonianza

C'è un versetto nell'Apocalisse che mi ha incuriosito per lungo tempo. Esso menziona che la testimonianza di Gesù Cristo è lo spirito della profezia (Apocalisse 19:10).

Eccone la spiegazione e soprattutto l'applicazione pratica che ti aiuterà a vedere dei miracoli.

Comprendiamo innanzitutto che la testimonianza di Gesù Cristo è condividere ciò che Gesù ha fatto. Raccontare la conversione di una persona, una guarigione, una risposta a una preghiera, è comunicare la testimonianza di Gesù Cristo.

Lo spirito di profezia qui non rappresenta uno spirito nel senso di un essere spirituale, ma l'essenza o il cuore della profezia. La parola profezia ha molti significati. Profetizzare è incoraggiare, consolare e costruire la fede, ma anche chiamare qualcosa all'esistenza. Questo è ciò che Dio chiede a Ezechiele di fare nella valle delle ossa secche (Ezechiele 37:1-14).

Se aggiungiamo il fatto che la parola "testimonianza" in ebraico ha anche il significato di "riprodurre", arriviamo alla seguente spiegazione:

Quando racconto una testimonianza di ciò che Gesù ha fatto, profetizzo a coloro che la ascoltano la riproduzione di questa testimonianza.

In altre parole, la testimonianza è un invito fatto a Dio a rifare ciò che ha già fatto nella vita di colui che l'ascolta.

Ogni volta che condividi una testimonianza, anche se è la decima volta, attualizzi la presenza di Dio alla tua mente e cambi l'atmosfera spirituale intorno a te.

Durante una visita ad un cugino, incontrammo una donna che era senza lavoro da più di un anno. Aveva avuto un incidente sul lavoro mentre trasportava delle persone anziane allettate. La sua schiena la faceva soffrire e indossava due cinture lombari. La sua situazione finanziaria era grave quanto la sua salute a causa della sua incapacità di lavorare. Eravamo seduti sulla terrazza a parlare del più e del meno quando Sylvie, mia moglie, ha iniziato a condividere che vedevamo molte guarigioni attraverso la preghiera. Continuai raccontando una serie di testimonianze recenti, e più ne raccontavo, più sentivo la presenza di Dio. Decisi allora di proporre a questa donna di pregare per lei, lei mi rispose che non era credente. Gli affermai che non doveva fare nulla e che Gesù voleva guarirla, anche se lei non credeva in Lui. Finì per accettare con un sorriso dubbioso. Gli feci alcune domande per valutare il dolore e le limitazioni di movimento e poi pregai brevemente con Sylvie. Sentì un calore nella schiena e ci assicurò che il dolore era diminuito. Gli altri intorno al tavolo la guardavano stupiti e lei cercava di convincerli che quello che stava provando era reale. Dopo alcune brevi preghiere, non sentì più dolore. Emozionata, si tolse una cintura lombare, poi la seconda, si piegò da ogni lato e constatò che aveva riacquistato la sua mobilità. Ripartì per casa sua con le cinture lombari arrotolate sotto il braccio. Il fatto di aver condiviso tutte queste storie aveva cambiato l'atmosfera e portato il cielo su quella terrazza.

In breve, condividere una testimonianza è dare gloria a Dio, e invitarlo a farlo ancora (che è la Sua volontà, perché Lui è buono e la Sue bontà non sono esaurite). Parlo più dettagliatamente di come pregare per i malati nel mio libro Guarire i malati, di cui puoi scoprire i primi tre capitoli.

David Théry
Insegnamenti pratici per sperimentare Dio